La nave Sea Watch 3 con a bordo 194 migranti sta facendo rotto verso Messina. La nave ong tedesca ha svolto tre operazioni di soccorso in mare aperto, nella zona tra la Libia e lo stretto di Messina. Ora, con molte più persone a bordo di quelle che potrebbe tenere, è alla ricerca di un porto sicuro, individuato nella città siciliana. L’arrivo della nave è previsto per giovedì 27 febbraio in mattinata. Contrariamente a quanto precedentemente annunciato da Musumeci, però, la quarantena la trascorreranno in Sicilia e non a bordo della nave.
Migranti, Sea Watch 3 verso Messina
“Siamo felici di portare le persone soccorse a terra”, afferma il team della nave tedesca, che poi ha avvertito: “Mentre Sea Watch si dirige verso nord per portare in salvo le 194 persone a bordo, altre due imbarcazioni sono in difficoltà al largo delle coste libiche. Chiediamo a tutte le autorità competenti di intervenire immediatamente. Non abbandonatele in mare“.
La stessa segnalazione era stata lanciata martedì 25 febbraio da Alarm Phone: “Ci ha chiamati una barca in pericolo con 85 persone in fuga dalla Libia. Erano quasi nella zona Sar di Malta, ma abbiamo perso contatto e non sappiamo cosa sia successo. Tutte le autorità sono informate ma Malta si rifiuta di intervenire. Urge un soccorso”.
Arriveremo a #Messina domattina.
Le autorità hanno annunciato un periodo di quarantena: a terra per le persone soccorse, a bordo per l’equipaggio.
Nel rispetto delle precauzioni sanitarie adottate, riteniamo discriminatoria l’applicazione esclusiva della misura a navi ONG. pic.twitter.com/FLNXJqBJ7i
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) February 26, 2020
Coronavirus in Sicilia
Nella vicenda si inserisce anche il Coronavirus, arrivato nella regione più a Sud d’Italia nelle giornate immediatamente precedenti alla richiesta di sbarco della Sea Watch. Per questo motivo il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha chiesto la quarantena dei migranti e che questa avvenga a bordo della nave e non all’interno degli hotspot.
Lo stesso Presidente ha fatto poi un appello al Governo: “Faccio appello al presidente Conte. Dal governo regionale siciliano è arrivato finora un responsabile atteggiamento rispetto alla gestione unitaria di questa emergenza. Ma serve reciprocità. Avevo chiesto ieri e ribadisco oggi: in un contesto di allarme come quello attuale, suona come una sfida al popolo siciliano pensare di fare sbarcare altri 194 migranti in Sicilia. Una quarantena a bordo è indispensabile o, se le autorità ritengono che la nave non lo consenta, si interloquisca con le autorità competenti e si diriga in altri porti”.