Il governo inizia a riflettere su come procedere per la fase due, ovvero la graduale riapertura delle attività produttive. Nessuna data è stata decisa – come hanno precisato fonti ufficiali da Palazzo Chigi -, ma gli italiani sperano che la quarantena possa avere fine dal 4 maggio. L’ipotesi di un lockdown bis non è comunque da escludere, in quanto il numero dei morti per coronavirus è ancora molto elevato. Esistono, a tale riguardo, tre fattori di rischio che potrebbero comportare il prolungamento delle restrizioni per i cittadini.
Coronavirus, possibile lockdown bis?
Il Corriere della Sera ha delineato i tre fattori di rischio che potrebbero delineare un possibile lockdown bis dal 4 maggio. Tra questi ci sono la possibilità di un nuovo picco di contagi, la mancanza di posti letto negli ospedali Covid o nelle terapie intensive e la scarsità di dispositivi di protezione personali come le mascherine. Inoltre, la riapertura nasconde in sé l’inevitabile nascita di nuovi focolai e questo potrebbe costituire un’ulteriore rischio.
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Non appena le misure verranno allentate – occorre precisare – molte delle nostre abitudini cambieranno. Quei lavoratori che stanno proseguendo in smart working potrebbero addirittura adottare questa strategia a lungo, mentre per i settori che potranno riaprire occorrerà iniziare una lunga convivenza con guanti e mascherine. I trasporti pubblici si avviano verso una riorganizzazione a partire proprio dai numeri limitati di accesso e dalle protezioni da indossare per potervi accedere.
Nell’attesa della decisione del comitato tecnico scientifico, dunque, l’unica certezza è che dal 4 maggio nulla sarà più come prima.