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Silvia Romano, inchiesta per le minacce: "Sono comunque serena"

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Silvia Romano sarebbe serena malgrado le tante minacce ricevute: è quanto emerso dall'interrogatorio con il capo dell'antiterrorismo.

Nonostante la valanga di insulti e minacce ricevute che hanno spinto la Procura di Milano ad aprire un’inchiesta, Silvia Romano si è detta serena. Le sue parole sono giunte dal colloquio con Alberto Nobili, responsabile dell’antiterrorismo di Milano che ha in mano il coordinamento dell’indagine affidata a Ros.

Silvia Romano serena nonostante le minacce

Sono serena“. É questa l’unica frase emersa per il momento dall’interrogatorio. Insieme a lei le autorità hanno sentito anche la madre che allo stesso modo, malgrado le intimidazioni, ha spiegato di essere tranquilla per quando possa essere tale nella difficile situazione che si sta trovando a vivere. L’indagine in corso riguarda esclusivamente i messaggi minatori nei confronti della giovane cooperante sia espressi sui social che contenuti in alcune lettere. Qualora lo si riterrà opportuno Silvia potrebbe essere anche sorvegliata per qualche tempo dalle forze dell’ordine.

Intanto Polizia e Carabinieri sono rimasti nei pressi della sua abitazione milanese da quando ha fatto rientro alla mattina di martedì 12 maggio. Un provvedimento precauzionale che si è ritenuto necessario anche alla luce degli insulti emersi sul web dal momento in cui il Premier Conte ha annunciato la sua liberazione.

Secondo quanto emerso, durante l’audizione la ragazza si sarebbe anche espressa, come persona offesa, relativamente alle parole di Vittorio Sgarbi. L’ex forzista sostiene infatti che vada arrestata per concorso esterno in associazione terroristica, parole anch’esse al vaglio dei pm di Milano. Non è però noto cosa Silvia abbia detto nel merito.