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Allarme mascherine con valvola pericolose, la diffida al Governo

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Secondo il Saues, le mascherine con valvola sono pericolose e non frenano il contagio. Dopo vari allarmi, la diffida formale al Governo.

Il Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, lancia un allarme con diffida formale al Governo sulle mascherine con valvola, ritenute pericolose. Lo rende noto lo stesso sindacato che, dopo un mese su ripetuti allarmi alle istituzioni, si è detto costretto a presentare diffida: “Ormai è oltre un mese che lanciamo l’allarme sulla pericolosità delle mascherine ffp2 ed ffp3 con valvola che, come finalmente comincia a riconoscere qualche autorevole epidemiologo, possono essere causa di contagio biologico non solo tra la popolazione, ma anche nei confronti degli operatori sanitari in quanto possono emettere il coronavirus dalla valvola nell’ambiente circostante“. Dopo i dubbi sull’efficacia di alcuni tipi di mascherine e i costanti allarmi lanciati dal sindacato, ora l’atto formale. A rilasciare le dichiarazioni è il presidente del sindacato, Paolo Ficco, che ha motivato la diffida del Consiglio nazionale a Governo, Regioni e Comuni italiani.

Allarme mascherine con valvola: sono pericolose?

Come spiega il presidente Ficco, le mascherine ffp2 e ffp3 sarebbero ad uso esclusivo degli operatori sanitari: “Questi dispositivi di protezione devono essere riservati esclusivamente agli operatori sanitari per l’esecuzione di particolari manovre“. Ha poi aggiunto: “Non è possibile che le Istituzioni, nell’emanare disposizioni che obbligano la popolazione ad indossare le mascherine al fine di prevenire il contagio da Covid-19, non abbiano vietato l’utilizzo delle mascherine con valvola con funzione non contenitiva del Coronavirus e pertanto contagiose“. In altre parole, per il Saues le mascherine con valvola non hanno funzione contenitiva: un problema in termini di propagazione del contagio.

La diffida sulle mascherine: le motivazioni

La diffida, così come deliberata dal nostro Consiglio nazionale è dunque un atto dovuto, l’estrema ratio per sensibilizzare le istituzioni nei confronti di una problematica non percepita, come sembra, e che non può essere lasciata al buon senso e alla buona volontà dei cittadini” afferma il presidente del Saues. Sulla caratteristica precipua della mascherine con valvola, i primi di aprile era anche intervenuto il dottor Alessandro Gasbarrini, direttore della Chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna.

L’oncologo aveva fatto un video, in cui aveva spiegato che la “piccola scatoletta” agganciata alla parte frontale di queste mascherine non è un filtro serve ad aiutare le persone nella respirazione.