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Coronavirus, Burioni: "Ho combattuto i no-vax, ora tocca ai no-mask"

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Burioni si è schierato contro i no-mask, vale a dire coloro che ritengono la mascherina pericolosa e inutile nella lotta al coronavirus.

Dopo le battaglie contro i no-vax, Roberto Burioni si accinge a condurre quella contro i no-mask. Si tratta di chi non ritiene utile indossare una mascherina per prevenire la contrazione del coronavirus sostenendo al contrario che sia dannosa e pericolosa.

Burioni contro i no-mask

Ricordate che per l’epidemia vale lo stesso discorso che valeva per i vaccini: con la salute non si scherza“. Ha esordito così l’esperto, citando un messaggio ricevuto da un’insegnante di fitness che, dopo averlo attaccato, ha iniziato a mettere in dubbio ciò che la scienza dice a proposito dei vaccini. La donna ha infatti asserito di non prendere farmaci da anni, di non avere la febbre dal 2012 e di essere in forma grazie ad una dieta vegetariana e agli allenamenti di yoga, pilates e nuoto.

A vederla, senza offesa, lei non mi sembra così in forma quanto me“, ha incalzato a Burioni. Si è dunque scagliata contro gli scienziati, rei a suo dire di “guadagnare sulla nostra pelle” invitandoli a provare il vaccino prima su loro stessi, “sui vostri familiari e sui compari della casta politica, poi ne riparliamo“. Infine un altro attacco rivolto specificamente al medico, accusato di rubare denaro ai cittadini italiani per raccontare menzogne, e un invito: quello di mettersi lui la mascherina.

L’autrice del messaggio non è l’unica ad essersi scagliata contro la scienza, che sia sui vaccini o sulle mascherine. Sulla pagina della Federazione italiana dei medici pediatri sono infatti comparsi decine di commenti dopo il consiglio di far indossare il dispositivo di sicurezza ai bambini dai sei anni in su. Da chi parla della mascherina come di un abominio a chi accusa i medici di essere “collusi on le case farmaceutiche“, non sono mancati gli insulti né la reazione della Federazione.

Affermando di essere in prima linea nella difesa dei bambini e di non arrendersi ai leoni da tastiera, ha assicurato che alcuni messaggi giungeranno all’attenzione del proprio avvocato.