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Anestesista milanese: "Non voglio rivivere gli ultimi mesi per dei cretini"

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"Non chiedeteci ancora di rivedere e rivivere i tre mesi appena trascorsi, a causa del vostro cretinismo", ha dichiarato un anestesista milanese.

A lungo abbiamo parlato di “eroi che combattono in trincea”, per mesi ne abbiamo lodato le capacità, la strenua dedizione per i molti malati, le fragilità più umane e la determinazione più ammirevole. A lungo abbiamo criticato un sistema incapace di proteggerli, non garantendo neppure le dovute precauzioni. Tuttavia, in molti pare abbiano già abbassato la guardia. Dopo settimane in cui lutto, sofferenza e inesorabile silenzio hanno tenuto gli italiani chiusi in casa, sembra che tutto sia già stato dimenticato. Eppure l’emergenza coronavirus non può ancora considerarsi debellata. Ma il trend in ribasso, unito alla voglia di riassaporare la tanto acclamata libertà, sembra abbia fatto accantonare le paure. Non ci si stanca di ripetere che serve prudenza e accortezza. Serve attenzione, per sé e per gli altri. Serve soprattutto rispetto verso chi ha visto in faccia la morte e chi l’ha toccata con mano. Rispetto per chi non c’è più, per le tante vittime stroncate da un virus potentissimo, e per le proprie famiglie. Rispetto per medici e infermieri che hanno fatto da supporto fisico e psicologico ai tanti malati. Ma in molti sembrano dimenticare. In molti preferiscono godere della normalità che solo ora acquista un valore diverso e prezioso. L’aperitivo ha un sapore tutto nuovo, l’incontro con un amico sembra il momento più spettacolare che abbiamo mai vissuto. La gente ha voglia di tornare alla normalità, di ripartire e rinascere. Ma la prudenza resta fondamentale. Lo ha sottolineato anche Carlo Serini, anestesista milanese, che si è scagliato contro la movida che negli ultimi giorni sta animando molte città italiane.

Anestesista milanese contro la movida

Prima Milano, con le immagini dei Navigli affollati all’ora dell’aperitivo. Poi è toccato a Verona e Padova, al centro storico di Bologna e a quello di Perugia, dove il sindaco ha già firmato un’ordinanza per limitare l’apertura di alcuni locali.

In Italia si contano finora 32.735 morti di Covid-19, tra 163 medici e 40 infermieri. Così, di fronte alle immagini della movida cittadina, Carlo Serini, anestesista rianimatore di Milano, sui suoi social si è lasciato andare a uno sfogo personale con il quale lamenta l’indifferenza notata negli ultimi giorni. Il rischio è quello di vanificare tutti gli sforzi fatti finora.

“Covid incazzatura. Io faccio l’anestesista rianimatore per tutti, belli e brutti, bianchi e neri, grandi e piccoli, Italiani e stranieri, insomma non si guarda (giustamente) in faccia a nessuno. Ma non faccio l’anestesista rianimatore per i cretini, ha scritto sul suo profilo Facebook. Poi ha concluso: “Cari cretini, eliminatevi come preferite che fate un favore all’umanità. Ma non chiedeteci ancora di rivedere e rivivere i tre mesi appena trascorsi, a causa del vostro cretinismo”.

“Io sono in terapia del sonno per sedare e sopire incubi, insonnie e risvegli dopo tre mesi in un ospedale Covid”, ha fatto sapere. “E voi che cazzo fate? L’aperitivo… Cretino è una diagnosi (e oggi arriva gratis), non un insulto”, ha aggiunto.