> > Caso Zangrillo, Silvestri: “Dati Covid su carica virale sono solidi”

Caso Zangrillo, Silvestri: “Dati Covid su carica virale sono solidi”

Silvestri su Zangrillo: "Covid meno virale"

Il virologo Silvestri conferma che la carica virale del Covid sia diminuita, ma non è scomparso come ha affermato il collega Zangrillo.

Il virologo Silvestri si riferisce all’affermazione del collega Zangrillo sul Covid e la sua presunta scomparsa. Sarebbe infatti ridotta all’osso la sua carica virale, tanto che dal punto di vista clinico non esisterebbe più, secondo quanto afferma l’esperto del San Raffaele di Milano.

Caso Zangrillo, Silvestri replica

Di rimando, Guido Silvestri non si sbilancia troppo nei giudizi sulla scottante dichiarazione di Zangrillo. In base a quanto riporta, infatti, le stime circa una diminuzione della carica virale del Coronavirus sarebbero accurate: “Nei tamponi naso-faringei positivi per Sars-CoV-2 è più bassa adesso che a inizio epidemia, si tratta di dati di laboratorio molto solidi e in corso di pubblicazione”, ha detto.

“Penso che sarebbe utile usare questa vicenda come un’opportunità per spiegare al pubblico, con onestà e umiltà, i limiti concettuali dei modelli epidemiologici”, ha scritto l’esperto su Facebook, “e i problemi che nascono nel caso ci siano punti deboli nei presupposti biologici di questi”.

“Ci sarà seconda ondata Covid”

Secondo quanto afferma Silvestri, è prevedibile che si verifichi una seconda ondata di contagi da Covid-19. Questa dovrebbe avvenire nel periodo invernale, verso dicembre 2020: “L’altra faccia della medaglia della stagionalità, che ci sorride aiutando a sbarazzarci da SARS-CoV-2, è la notevole possibilità che la pandemia ritorni e si rimetta a causare infezioni più severe di oggi perché legate ad inoculi con cariche virali più elevate”, ha detto.

In Italia, insomma, continua la ritirata della pandemia e cala anche il numero totale di ricoverati presso i reparti di terapia intensiva: da 450 a 435, di altre 15 unità. In diminuzione anche il numero di ricoveri totali, da 6.680 a 6.387, e i casi attivi totali da 43.691 a 42.075. “A 27 giorni dal 4 maggio e a 13 dal 18 maggio non c’è nessun segno del ritorno di fiamma della pandemia”, ha affermato Silvestri, “che molti paventavano o addirittura davano per scontato”.