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Carceri, il Dap sospende la circolare di scarcerazione dei boss

Carceri, il Dap revoca la circolare

Dopo il terremoto politico, è sospesa la circolare che ha permesso la scarcerazione di alcuni boss per ragioni sanitarie. Ecco cosa è cambiato.

Novità in ambito carceri, perché la scarcerazione di alcuni boss è stata sospesa dal Dap (Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria). Il provvedimento era incluso in una circolare che aveva lo scopo di evitare contagi da coronavirus nei centri penitenziari in vista di soggetti più fragili. A detta del Dap, ora l’emergenza sanitaria è rientrata, per cui gli “scarcerati” dovranno tornare in carcere.

Carceri: per il Dap stop alla scarcerazione dei boss

La circolare, firmata dal capo dimissionario Francesco Basentini, aveva lo scopo di ampliare gli arresti domiciliari ai detenuti esposti alla Covid-19. Oggi la stessa è oggetto d’indagine da parte dell’Antimafia. Basentini si è dimesso e al suo posto è stata nominata la toga antimafia Bernardo Petralia. Il provvedimento aveva generato ripercussioni politiche, che hanno investito anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Diversi magistrati hanno accolto con un plauso la revoca della circolare: “Si pone fine alla pagina più brutta della storia della gestione carceraria di questo Paese” ha dichiarato il togato anti-camorra, Catello Maresca.

Emergenza sanitaria nelle carceri “in diminuzione”

Alcuni lamentano che la circolare abbia permesso di scarcerare i boss. Per questo, è in corso un’indagine della Commissione di inchiesta Antimafia. Oggi, stando alla sospensione, non c’è più motivo di continuare con la scarcerazione: “Il numero dei ristretti positivi al Covid 19, pari oggi a 66 persone su poco più di 53.000 detenuti, è in costante diminuzione. Negli istituti penitenziari risultano in atto protocolli di prevenzione dal rischio di diffusione del contagio” scrivono Petralia e il vice, Roberto Tartaglia.

Resta, dunque, il monitoraggio della situazione sanitaria nelle carceri. Ma si pone anche fine a un provvedimento che il settore della giustizia non ha bene accolto.