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Caivano, il fidanzato di Paola: “Fatemela vedere un’ultima volta”

Caivano fidanzato di Paola

“Fatemela vedere un’ultima volta”. Sono le parole di Ciro il fidanzato di Paola la ragazza uccisa a Caivano dal fratello.

Ciro il fidanzato di Paola, la ragazza uccisa a Caivano perché stava con un trans, è distrutto. Non ci crede ancora che la sua fidanzata non ci sia più. “Paola la amo più della mia stessa vita, non immaginavo tutto questo, volevo stare io al suo posto”, ha affermato. Un persona dunque distrutta dal dolore che non accenna ancora a capacitarsi come sia potuto accadere tutto questo. Nel frattempo il fratello di Paola Michele Gaglione si trova a Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida con l’accusa di aver ucciso la sorella. Secondo le prime ricostruzioni della vicenda il fratello Michele non aveva mai accettato che la sorella di 18 anni potesse essere fidanzata con un trans.

Caivano, parla il fidanzato di Paola

“Paola la amo più della mia stessa vita, non immaginavo tutto questo, volevo stare io al suo posto”, ha detto con la voce rotta dal pianto Ciro il ragazzo di Paola. La ragazza è morta ancora in circostanze da chiarire a causa del fratello che non aveva mai accettato che la sorella potesse essere innamorata di Ciro che aveva già avviato un percorso per definire la sua identità. Anche Paola aveva le idee chiare e voleva andare a convivere. Secondo quanto riportato da Don Maurizio Patriciello le intenzioni del fratello Michele non erano quelle di uccidere, ma voleva parlarle. Ha così preso la moto e si è messo inseguire i due ragazzi anche loro in moto. Secondo ricostruzioni da verificare, Michele avrebbe infine speronato i due ragazzi con la moto. L’impatto è stato fatale per la sorella Paola che è morta sul colpo.

Ciro si trova attualmente ricoverato nel reparto di ortopedia della clinica di Villa dei Fiori di Acerra. Fortunatamente non si trova in pericolo di vita. A sostenere il giovane Ciro è Daniela Falanga presidente dell’Arcigay sezione di Napoli. “Sta male, vive una situazione estremamente drammatica. Per fortuna ha la madre che lo accompagna ed è un grande pilastro in questo momento.” Proprio la figura della madre del ragazzo è diventata centrale per quanto riguarda il rispetto verso le identità di genere. “La madre è molto supportiva e lo è stata sempre anche rispetto all’identità di genere del figlio”, ha specificato la presidente dell’Arcigay Daniela Falanga.