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Omicidio Lecce, la confessione: "Li ho uccisi perché erano troppo felici"

omicidio lecce, il piano dell'assassino e la confessione

"Mi è montata la rabbia, so di aver sbagliato": ha confessato Antonio De Marco, il 21enne responsabile dell'omicidio di Eleonora e Daniele.

Erano una coppia felice e innamorata, stavano costruendo insieme il proprio futuro, pronti a trascorrere la vita l’uno affianco all’altra. Stavano definendo progetti, aspettative e nuovi obiettivi. Ma un brutale assassinio ha spezzato per sempre i loro sogni. Dopo l’arresto di Antonio De Marco, il colpevole dell’omicidio di Lecce, e la sua confessione emergono nuovi dettagli sul folle piano architettato dal killer per uccidere i due fidanzati.

La confessione

Li ha uccisi perchè “erano troppo felici, mi è montata la rabbia. So di aver sbagliato, ho fatto una cavolata”. La confessione è arrivata poco dopo l’arresto, durante l’interrogatorio davanti al sostituto procuratore Guglielmo Cataldi. L’assassino di Daniele ed Eleonora è un ragazzo di 21 anni, studente di Scienze infermieristiche ed ex coinquilino della coppia. In passato, infatti, Antonio De Marco viveva in una stanza dell’appartamento abitato dalla coppia in via Montello.

Omicidio Lecce, il piano dell’assassino

Dalle indagini è emerso che l’assassino di Eleonora e Daniele aveva premeditato l’omicidio, pensando a ogni particolare per non essere individuato. La conferma arriva grazie al ritrovamento di alcuni foglietti sporchi di sangue che il killer, il 21enne arrestato la sera di lunedì 28 settembre, ha perso durante la fuga. Sui fogli vengono riportate alcune “attività prodromiche” che dovevano precedere la morte dei due fidanzati. L’assassino pare volesse legare e torturare Daniele ed Eleonora, prima di ucciderli. Sul luogo del delitto, infatti, gli inquirenti hanno rintracciato alcune fascette che sarebbero servite a immobilizzare i due.

A essere stato fermato dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso i fidanzati leccesi è uno studente di scienze infermieristiche. Il giovane conosceva i due trentenni, ma anche la casa in cui è avvenuto l’omicidio, perché lì era stato in affitto fino a poco tempo fa, prima che De Santis decidesse di ristrutturarla per andare a convivere con la sua compagna.

Il 21enne non ha ammesso il duplice omicidio, ma i “dati tecnici” emersi dalle indagini svolte da quattro magistrati conducono al giovane studente. La conferma arriverebbe dalle intercettazioni, dall’analisi delle celle telefoniche e dalle immagini delle telecamere di sicurezza della zona, dalle quali ha cercato di nascondersi coprendosi con un cappuccio. A incastralo, infine, sarebbero i foglietti persi durante la fuga. Uno di questi riporta minuziosamente la mappa delle telecamere della zona. Gli inquirenti hanno così avuto la conferma che il piano era stato precedentemente architettato nei dettagli.

L’assassinio

Una volta raggiunta la casa dei due fidanzati, li ha uccisi con un coltello di almeno 15 centimetri, che ha scagliato 35 volte sul corpo di lei e 25 su quello di lui, fino a ucciderli. Non è ancora chiaro il motivo che ha spinto il giovane a compiere un simile omicidio. Per il momento non si esclude nessuna pista. Stando a quanto dichiarato dal procuratore di Lecce Leonardo Leone De Castris, la sua intenzione era mettere in atto un “rappresentazione per la collettività”.

L’assassino aveva portato con sé delle fascette che sarebbero servite a immobilizzare i due per poi torturarli e lasciare il suo messaggio. Il piano, tuttavia, sembra non sia andato a buon fine. Daniele ed Eleonora hanno aperto la porta al loro assassino, hanno cercato di difendersi e scappare. Lei è morta sull’uscio di casa, il fidanzato sul pianerottolo, poco distante.