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Scuola, a Roma quaderni in quarantena e ginnastica senza sudare

Roma, scuola sotto Covid: quaderni in quarantena

Nelle scuole romane, per scongiurare i contagi da Coronavirus, anche i compiti vengono messi in isolamento.

Ad un mese dall’inizio delle lezioni, tutte le scuole italiane hanno adottato delle misure volte a scongiurare i contagi da Coronavirus. Da Roma arrivano addirittura risultati grotteschi e comportamenti improbabili: anche i compiti vanno in quarantena e la ginnastica è consentita, ma senza sudare.

Scuola: a Roma quaderni in quarantena

Alcuni comportamenti paradossali arrivano proprio dalle scuole della zona di Roma. In una scuola elementare di Cerveteri, la Giovanni Cena, le maestre mettono i quaderni in isolamento. Per evitare pericoli, le insegnanti conservano per quattro giorni i compiti consegnati dagli alunni in un armadietto, evitando di toccarli. Una volta corretti, li tengono nuovamente “in quarantena” per ulteriori quattro giorni, dopodiché li riconsegnano ai bambini. Per evitare di lasciarli per oltre una settimana senza quaderno, hanno chiesto ai genitori di comprare blocchi con gli anelli, così da togliere soltanto alcuni fogli.

Sì alla ginnastica, ma senza sudare

Nel liceo scientifico Nomentano, un’alunna ha raccontato che “a scuola non vogliono far sudare gli studenti, perché è ritenuto pericoloso. Così il professore di Scienze Motorie deve insegnare ginnastica, ma senza farci muovere troppo”. Sempre a Roma, nel VII circolo didattico Montessori, i bambini hanno l’obbligo di indossare sempre un grembiule pulito, dunque, uno diverso ogni giorno. In una primaria della Tuscolana, invece, le felpe e le giacche vanno conservate in buste sigillate. In una media al Prenestino, i genitori pagano il noleggio di armadietti che però i loro figli non possono utilizzare “perché sono collocati in spazi comuni dove i ragazzi non possono accedere. Inoltre le assenze vanno comunicate 48 ore prima, via e-mail”, ha spiegato una mamma. In una scuola media di Monteverde, se cade una penna sul pavimento, lo studente ha prima l’obbligo di indossare la mascherina e igienizzarsi le mani e, dopo aver raccolto la penna, deve disinfettarsi di nuovo e togliere la mascherina. “Il risultato è che resta tutto a terra. In classe ci sono tappeti di gomme e matite”, ha ironizzato un papà.

Mangiare velocemente

La preside dell’istituto Sant’Orsola, in zona piazza Bologna, ha stabilito che, per evitare contatti a mensa, i bambini devono mangiare in 20 minuti al massimo. “Così ai nostri ragazzi viene servito un piatto unico, che a molti non piace: il risultato è che mia figlia mangia un giorno sì e quattro no”, ha raccontato la mamma di una alunna. E anche le note sul registro si colorano di comicità, come è successo in una scuola del centro, dove un alunno si è alzato senza permesso per consegnare una mascherina chirurgica a un compagno seduto all’ultimo banco.