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Coronavirus, a Roma chiuse alcune piazze da venerdì

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Coronavirus, a Roma c'è la possibilità che da venerdì vengano chiuse alcune piazze per evitare assembramenti

I giorni più temuti sono quelli del weekend, dove la “movida” può accelerare il contagio da coronavirus. Dal coprifuoco della Lombardia alla chiusura dei centri commerciali in Piemonte, si cerca di limitare il contagio frenando la vita sociale. A Roma da venerdì 23 ottobre si potranno chiudere alcune piazze, note per essere luogo di assembramento.

Coronavirus Roma, piazze chiuse da venerdì

“Come da prescrizioni di legge del Dpcm, c’è la possibilità di adottare la misura di perimetrare alcune piazze dalle 21 fino a dopo le 24, perché nel frattempo è sopravvenuta anche l’ordinanza regionale che prescrive la chiusura totale dalle 24″ afferma il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi a Skytg24. “In buon sostanza verranno adottate delle misure di perimetrazione dei luoghi tradizionalmente oggetto di assembramenti. Oggi proporremo in comitato, e c’è già una pre-intesa con la sindaca Raggi e con la Regione, un intervento da venerdì sera su piazza Campo dei Fiori, via del Pigneto, piazza Madonna dei Monti e qualcosa anche a Trastevere su piazza Trilussa -continua il prefetto-. Questo come operazione di perimetrazione fisica con l’obiettivo di consentire l’accesso agli esercizi di ristorazione ma nello stesso tempo evitare che ci possano essere assembramenti” Per evitare gli assembramenti nelle piazze romane, saranno coinvolte anche le forze dell’ordine. “Non è solo una questione logistica di transennamento – continua Piantedosi – ci sarà un adeguato dispositivo di presidio da parte delle forze di Polizia Locale e delle forze di Polizia Statale. Per il momento non c’è necessità di utilizzare l’esercito”.

Il prefetto: “Consentiremo accesso a esercizi commerciali”

Un accenno all’autocertificazione, tornata in vigore: “L’autocertificazione è uno strumento di semplificazione offerto al cittadino. L’alternativa sarebbe un lungo processo di verbalizzazione per ogni contatto tra l’operatore di polizia e il cittadino, quindi con perdita di tempo per entrambi”. Un commento, infine, del prefetto sugli esercizi commerciali. “Parliamo di consentire comunque l’accesso agli esercizi commerciali, di ristorazione e intrattenimento, ovviamente nei limiti delle prescrizioni che il Dpcm ha imposto, perché l’altro giorno abbiamo incontrato insieme alla sindaca i rappresentanti di queste categorie che ci hanno fatto presente che a Roma i dipendenti di queste categorie sono ottantamila -continua Piantedosi-. Se queste aziende, quindi, dovessero avere ripercussioni tali da dover licenziare i dipendenti parleremo di una grandissima crisi economica e sociale già solo nella città di Roma, che si moltiplicherebbe a livello nazionale. Ben venga una ponderazione delle misure, almeno per progressione”.