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Carminati positivo al Coronavirus: chiesto il rinvio dell'udienza

Mafia Capitale

Carminati è risultato positivo al Coronavirus: la difesa ha chiesto il rinvio dell'udienza di appello-bis del processo Mondo di mezzo.

Massimo Carminati è risultato positivo al Coronavirus: la difesa ha chiesto il rinvio dell’udienza di appello-bis del processo Mondo di mezzo.

L’ex terrorista, coinvolto nell’inchiesta soprannominata “Mondo di mezzo“, è risultato positivo al tampone per il Coronavirus. Si trova ora in isolamento domiciliare ed è asintomatico. I suoi avvocati hanno subito fatto istanza di rinvio dell’udienza per il processo di appello – bis, ai giudici della Corte d’Appello di Roma. L’ex Nar era stato scarcerato lo scorso 16 giugno e, dal carcere di Oristano, ha fatto ritorno a Roma, in attesa di chiarezza sulla sua sentenza.

Massimo Carminati positivo al Coronavirus

L’esito del processo di Carminati è di grande importanza anche per rideterminare le pene di 20 persone coinvolte nell’inchiesta “Mafia Capitale”. Infatti tale inchiesta è stata frutto della precedente investigazione nota con il nome di “Mondo di mezzo”, che ha portato, il 3 dicembre 2014, ai processi per Carminati, Buzzi e decine di altre persone, tra cui l’ex capo di gabinetto del comune di Roma: Luca Odevaine, Franco Panzironi (ex amministratore di AMA) e Riccardo Mancini (ex amministratore delegato di Eur spa).

Nel giugno del 2015 altre 44 persone, tra cui alcuni esponenti politici, vennere arrestate con l’accusa di organizzazione di stampo mafioso. Secondo gli inquirenti tra queste persone esisteva una sorta di sodalizio criminale per ottenere i soldi dei finanziamenti pubblici.

Con la prima sentenza, nel 2017, l’accusa per associazione a delinquere di stampo mafioso venne declassata a “sola” associazione a delinquere, confermando però anche le accuse per corruzione e turbativa d’asta. È stato con la sentenza di secondo grado che la Corte di Cassazione ha riconosciuto l’aggravante di Mafia, condannando Buzzi a 18 anni e 4 mesi e Carminati a 14 anni e 6 mesi. Condanne ridotte di 5 anni e 5 mesi in meno per Carminati, 6 mesi in meno per Buzzi.

Sempre la Cassazione, nell’ottobre 2019, ha disconosciuto l’aggravante di mafia. Quindi per ricalcolare le pene di Buzzi, Carminati e soci occorrerà un nuovo processo.