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Covid, Clotilde Armellini sta meglio: è uscita dal reparto di pneumologia

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Clotilde Armellini sta meglio ed è uscita dal reparto di pneumologia. Ancora positiva al Covid è stata trasferita in un'altra clinica

Ce l’ha fatta Clotilde Armellini. La donna di Pozzolo Formigaro di 37 anni, ha vinto la sua battaglia contro il Covid-19. Anche se ancora positiva al Coronavirus, è stata dimessa dall’ospedale nel quale era ricoverata.

Clotilde Armellini sta meglio, ha vinto la sua battaglia

Clotilde Armellini, l’agente di polizia penitenziaria, 37 anni, che era stata pesantemente insultata dai negazionisti per aver condiviso su Facebook la sua drammatica esperienza con il Coronavirus, è stata finalmente dimessa dal reparto di pneumologia. La ragazza, madre di due bimbi, era stata ricoverata all’ospedale di Alessandria nel reparto di pneumologia, dove vi è rimasta per 20 giorni. Era stata sottoposta alla terapia con il casco cpap per la somministrazione dell’ossigeno, che lei nel video, aveva definito “boccia per i pesci”.

Ieri finalmente è stata dimessa dall’ospedale e trasferita alla clinica Salus di Alessandria, dove intraprenderà un percorso riabilitativo. Queste le sue parole di speranza presenti in un post su Facebook, con il quale annunciava la sua dimissione: –“Io c’è la sto mettendo tutta ho fatto un passo in avanti e la mia boccia di pesci l’ho fatta esplodere sono passata ad ossigeno in maschera! Dopo più di 20 giorni ricoverata in pneumologia,due angeli bianchi di nome Cristian ed Eleonora mi hanno accompagnato per affrontare la battaglia finale”.

Poi prosegue: -“Mi hanno rifatto il tampone e sono ancora positiva… sono a metà del mio percorso ci vorrà ancora tempo e pazienza ma sono viva! Respiro e penso ai miei bambini”. Nel post Clotilde, ringrazia anche tutto il personale sanitario che si è preso cura di lei, dai medici agli infermieri, passando per gli oss e gli operatori delle pulizie”.

Ma un ringraziamento speciale, lo dedica anche a coloro che l’avevano insultata dopo la pubblicazione del primo post, i cosidetti negazionisti, i quali le avevano rivolto queste parole: –“Mi hanno scritto che sarei stata pagata per girare il video, e che sarei persino una cantante in cerca di notorietà per andare a Sanremo.

La frase più gentile è stata di chi ha detto che ‘non si usa un cellulare in rianimazione’. Tanti invece hanno scritto di peggio, facendomi sentire persino in colpa verso la mia famiglia”.

https://www.facebook.com/clotilde.armellini/posts/10159655021175579