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Come di consueto il Ministero della Salute, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità e le singole amministrazioni regionali, ha fornito il bilancio dei contagi da coronavirus aggiornato a sabato 21 novembre 2020. Rispetto alla giornata precedente si sono registrati 34.767 casi positivi, 692 decessi e 19.502 guarigioni/dimissioni in più.
Con queste cifre il totale delle persone diagnosticate positive dall’inizio dell’epidemia è salito a 1.380.531, quello relativo alle vittime a 44.683 e quello delle dimissioni/guarigioni a 539.524. Quanto invece al numero degli attualmente positivi presenti sul suolo nazionale esso ammonta a 791.746.
La stragrande maggioranza degli infetti, pari a 753.925, si trova in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 34.063 sono invece ricoverati e 3.758 sono intubati in terapia intensiva. Rispetto al giorno precedente il primo dato è aumentato di 106 unità mentre il secondo di 10.

I tamponi effettuati dallo scoppio della pandemia sono 20.199.829 per un totale di 12.120.989 casi testati. Quelli processati nel corso della giornata sono pari a 237.225.
Quanto al dato territoriale, la regione più colpita rimane la Lombardia, che dallo scoppio della pandemia ha registrato 366.516 casi con un incremento giornaliero record pari a 8.853 unità. Tra le regioni con più di duemila casi riscontrati vi sono poi il Piemonte (+2.896), il Veneto (+3.567), la Campania (+3.554 il Lazio (+2.658) e l’Emilia-Romagna (+2.723).
Le regioni con meno contagi
Sono soltanto quattro i territori che hanno registrato meno di 300 casi positivi. Si tratta di Molise, con un incremento giornaliero pari a 157 unità, la Provincia Autonoma di Trento che ne ha contati 212, la Valle d’Aosta con 91 contagi e la Basilicata con 260.
Il confronto con i dati di ieri
Nella giornata precedente i casi positivi registrati erano stati pari a 37.242, i decessi a 699 e le guarigioni/dimissioni a 21.035. Le terapie intensive erano cresciute di 36 unità mentre i ricoveri in degenza ordinaria di 347.