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Paolo Piccardo: manager morto suicida a Roma

Roma

Paolo Piccardo è morto suicida a Roma all’età di 53 anni: nel corso degli anni ’90 aveva rivoluzionato il mondo delle discoteche.

Paolo Piccardo, l’uomo che nel corso degli anni ’90 ha rivoluzionato il concetto di ‘discoteca’, si è suicidato a Roma a soli 53 anni.

Paolo Piccardo: il manager morto suicida

Nella giornata di domenica 6 dicembre, sulla base delle testimonianze finora raccolte dagli inquirenti, Paolo Piccardo è uscito di casa per pranzare con la compagna e un gruppo di amici. Piccardo e un amico si sono incontrati per raggiungere insieme il luogo dell’incontro ma, arrivati in prossimità di Ponte Garibaldi, il manager si è improvvisamente tuffato nelle acque del Tevere da un’altezza di circa 15 metri. L’amico si è prontamente lanciato dal ponte per cercare di aiutare Piccardo: tuttavia, il suo tentativo si è rivelato vano e non è riuscito a impedire il consumarsi del suicidio. Il soccorritoreha, poi, subito un breve ricovero in ospedale a causa un principio di ipotermia indotto dalle acque gelide del fiume.

Attualmente, i carabinieri stanno indagando per scoprire quali sono le reali motivazioni che hanno spinto il 53enne verso il suicidio. Una prima ricostruzione dei fatti effettuata dalle forze dell’ordine, però, attribuirebbe l’estremo gesto ad alcune difficoltà economiche che gravavano sul manager e che lo avevano portato a sviluppare episodi di depressione.

 

Il ricordo di Paolo Piccardo sui social

Paolo Piccardo era titolare dell’agenzia pubblicitaria Wide Communication, fondata nel 2008. L’agenzia si occupava di promuovere numerose iniziative attraverso una rete composta da oltre 4.060 edicole distribuite su tutto il territorio nazionale, che potevano usufruire di oltre 10.000 spazi disponibili. Inoltre, Piccardo è stato anche uno dei più attivi animatori della movida nella Torino degli anni ’80 e ’90.

In seguito alla diffusione della notizia del suicidio, sono stati numerosi i messaggi di addio al manager pubblicati sui vari canali social. Uno di questi riporta le seguenti parole: «Per me, Paolo Piccardo è stato la notte torinese degli Anni Noventa, è stato divertimento e discoteche, è stato serate che finivano all’alba, è stato eccesso, un personaggio come ne incontri pochi nella tua vita. Lo ricordo con affetto. E gli auguro di avere trovato pace».