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Covid Sicilia, infettivologo Cacopardo: "Picco contagi dopo feste"

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Per il primario di Malattie infettive, Cacopardo dopo le festività dovremo convivere con una nuova ondata di infezione da Coronavirus.

Il Covid in Sicilia continua a preoccupare e l’infettivologo Cacopardo avverte che potrà esserci un nuovo picco di contagi subito dopo le feste. L’esperto afferma anche che sono stati commessi diversi errori e che durante la stagione estiva è stata abbassata troppo la guardia. Non parla di terza ondata, ma di secondo picco della seconda ondata in seguito alle festività natalizie.

Covid Sicilia, Cacopardo: “Prossimi contagi”

La regione Sicilia dopo diverse settimane in zona arancione, prima dell’ultimo Dpcm è rientrata nelle aree a rischio medio, colorate di giallo. Le misure restrittive si sono dunque allentate dopo che il numero di contagi giornaliero si è ridotto sotto quota mille. Ma gli esperti continuano a invitare a non abbassare la guardia. In particolare, il primario di malattie infettive dell’ospedale Garibaldi di Catania, Bruno Cacopardo, ha individuato come molto probabile una seconda fase della seconda ondata. Intervistato dal Giornale di Sicilia, l’infettivologo ha affermato che non si tratterà di una terza ondata, ma di un continuo della seconda ondata iniziata a settembre.

Sarebbe la terza ondata se la seconda avesse zero casi, invece non è mai finita ed è ancora in corso” – ha specificato il primario. “Siamo nella fase calante del picco della seconda ondata che tende ad abbassarsi. Se questo picco discendente modifica il suo corso e comincia a risalire siamo in presenza del secondo picco della seconda ondata“. Il rischio è quello che la curva epidemiologica possa tornare drasticamente a salire dopo le feste natalizie. Secondo Cacopardo, in Sicilia, come nella maggior parte delle regioni italiane, si sono verificati numerosi errori legati alla scarsa consapevolezza, soprattutto durante la stagione estiva.

Troppi errori durante la stagione estiva

Gli italiani hanno adottato comportamenti sbagliati. Sono partiti per le vacanze, hanno creato assembramenti, hanno organizzato feste, sono andati in discoteca, al ristorante, al centro commerciale” – ha affermato l’infettivologo. Cacopardo ha voluto sottolineare come gli errori siano stati commessi principalmente dagli esperti del settore medico che con le loro parole avevano portato a un “liberi tutti”. “Molti avevano l’idea, asserita anche da parte di qualche clinico e questo mi dispiace, che il virus fosse clinicamente morto e invece era più vivo che mai ed è ritornato a circolare”.

Aumento dei contagi con riapertura scuole

La catena di contagi dovuta al non rispetto delle regole, ha portato a un rapido aumento del numero di contagi e questa cifra – secondo Cacopardo – si sarebbe aggravata anche con la riapertura delle scuole. A questo proposito il medico ha citato diversi dati del contagio negli istituti scolastici sin dalla loro apertura a settembre. “Sono stati attribuiti circa 200 mila contagi alla riapertura delle scuole che è una cifra considerevole perché questi sono i contagi diretti intra-scolastici ma poi chi va a scuola porta l’infezione a casa. Abbiamo un numero alto di contagi tra familiari di derivazione scolastica“.