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Festa di Capodanno a Padenghe sul Garda: disposta chiusura del resort

festa Capodanno Padenghe sul Garda

126 persone hanno ricevuto multa di 400 euro per non avere rispettato le norme anti-Covid. Le forze dell'ordine hanno disposto chiusura del resort.

Come riferito dal comandante della polizia locale, 126 persone sono state sanzionate “con 400 euro a testa per non aver rispettato le norme anti-Covid”, partecipando a una festa organizzata la sera di Capodanno in un resort di lusso a Padenghe sul Garda: ora la struttura è stata chiusa per cinque giorni.

Festa di Capodanno a Padenghe sul Garda

Un party all’insegna dell’eccesso in un hotel di lusso affacciato sul lago di Garda, tra balli senza mascherina, brindisi e musica. Location d’eccezione per 126 ospiti della struttura, la cui festa è stata giustamente interrotta dalle forze dell’ordine. Finisce male l’anno per i partecipanti del party, che sono stati multati per l’assembramento creato, non rispettando le norme anti-Covid e le regole imposte dal Governo e valide per tutte le festività, fino al 6 gennaio 2021. La proprietà aveva raccomandato ai clienti di non divulgare sui social le immagini e i video del party, ma tali avvertimenti non sono stati rispettati. Le foto pubblicate hanno fatto il giro del web e i controlli sono stati tempestivamente attivati.

Dopo i provvedimenti presi nei confronti degli oltre 100 presenti, anche la struttura è stata sanzionata. Come scritto sul suo profilo Instagram dal gestore del resort, le forze dell’ordine hanno disposto la temporanea chiusura. “Avvisiamo tutti i clienti che le forze dell’ordine hanno disposto la chiusura dell’hotel dando il tempo ai clienti di organizzarsi per il rientro presso i loro domicili. Inevitabilmente abbiamo cancellato le prenotazioni per i giorni successivi”, sono le parole del gestore, che si era scusato per l’accaduto. Aveva parlato di un “pranzo che si era protratto a lungo”, poi si era scusato “umilmente”. Su Facebook, infatti, aveva detto di essersi reso conto di “avere offeso tutte le persone che in qualche modo hanno sofferto per il Covid”.

“Sono impressionato da quanta attenzione abbia scatenato questa notizia. Mi preme dichiarare le mie scuse per non essere stato in grado di gestire la situazione e il comportamento degli avventori nel migliore dei modi. State sereni, non capiterà ovviamente più, per me è stata una questione di sopravvivenza (in un anno abbiamo perso 6 mesi di lavoro). Il pranzo presso l’hotel era legalmente concesso, ci tengo a precisarlo, e la cena non è stata servita se non in camera. Sono 30 anni che gestisco locali con serietà spero che questo fatto non vanifichi i sacrifici di una vita”, aveva aggiunto.

Di fronte al provvedimento voluto dalle forze dell’ordine e alle polemiche scoppiate nei confronti della struttura, il gestore ha aggiunto: Rispetto l’opinione di tutti. Chiedo solo di utilizzare l’educazione e non la volgarità in rispetto dei miei familiari e dei nostri collaboratori“.