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I numeri reali dei contagi in Trentino: 13.300 positivi a novembre

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Opposizioni in consiglio provinciale, sindacati, associazioni e privati cittadini chiedono "i dati reali" del contagio in Trentino.

Mentre Kompatscher si dice sconcertato per la zona rossa imposta alla provincia autonoma di Bolzano, cittadini, sindacati e opposizioni chiedono siano resi noti i veri dati del contagio in Trentino. Nella Regione, infatti, non sarebbero stati conteggiati tutti i positivi.

I veri dati del contagio in Trentino

Stando a quanto riportato da l’Adige.it, in Trentino sono almeno 13.300 i casi di positivi non conteggiati nel corso del mese di novembre. I numeri arrivano dall’Azienda sanitaria, ma non sono mai stati ufficializzati, perché nessuno dell’Azienda sanitaria ha mai voluto renderlo pubblico. L’esito dei tamponi antigenici rapidi, infatti, non veniva segnalato in caso di positività. Il risultato positivo non era stato reso pubblico né comunicato a Roma dalla Provincia, nonostante i molti appelli della politica, di sindacati e associazioni. Era intervenuto persino l’ordine dei medici e degli infermieri ed era stata portata avanti una raccolta firme.

Fortunatamente però, si tratta di persone che sono state tutte isolate, non rischiando di diffondere ulteriormente il virus. I pazienti sono stati monitorati e curati dalla macchina sanitaria trentina. Tuttavia, in molti lamentano la mancata trasparenza e la poca chiarezza. A novembre i positivi al molecolare comunicati sono stati 5.900. Ma a questi vanno aggiunti 13.300 mai dichiarati e, per questo motivo, non rientrati nelle tabelle ufficiali.

Considerando il totale di positivi del mese (19.200) anche le percentuali di ricoveri nella Regione, sia nei normali reparti sia in terapia intensiva, appaiono in linea con la media nazionale. Lo stesso vale per il numero dei decessi: a novembre le vittime sono state 216, che sono l’1% del totale “reale” del contagi, rispetto al 4% inizialmente conteggiato. Inoltre, ogni quindici giorni circa guarivano dal Covid migliaia di persone e moltissimi cittadini non hanno mai avuto bisogno delle cure in ospedale.