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Campania, mercati chiusi: manifestazione con centinaia di ambulanti

Manifestazione Napoli

I mercati in Campania sono stati chiusi. Gli ambulanti sono scesi in strada per una manifestazione a Napoli. La Questura ha vietato il corteo.

Questa mattina, 15 marzo, a Napoli, centinaia di ambulanti sono scesi in strada per una manifestazione contro l’ordinanza di Vincenzo De Luca, che ha chiuso i mercati in zona rossa. Gli ambulanti si sono radunati al mercato del Caramanico di Poggioreale per recarsi in auto a Santa Lucia, dove è stata organizzata la protesta.

Manifestazione a Napoli

La Questura di Napoli ha vietato il corteo che avrebbe dovuto passare per le strade della città. Sulle chat dei mercatali si è diffuso nel weekend l’invito alla manifestazione per gli ambulanti di tutta la Campania. Sugli striscioni si leggono diverse scritte, tra cui “il mercato non si tocca”. La situazione è particolarmente tesa, perché economicamente i problemi stanno diventando sempre più grandi. Già lo scorso venerdì gli ambulanti erano scesi in piazza a Palazzo Santa Lucia, sede della regione Campania, per manifestare contro l’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca, che dispone la chiusura di fiere e mercati, compresi quelli alimentari, a causa del Covid.

L’ordinanza regionale istituisce in Campania una zona rossa rafforzata rispetto alle restrizioni previste a livello nazionale. In Campania sono, quindi, sospesi i mercati che vendono vestiti e altri oggetti, ma anche quelli alimentari. Il provvedimento è scattato dopo l’ordinanza regionale 8 dell’11 marzo e riguarda anche i prodotti agricoli e florovivaistici. “A far data dalle ore 15,00 del 13 marzo 202 è sospeso lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, ivi compresi quelli rionali e settimanali, anche con riferimento alle attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Queste ultime attività restano consentite nei negozi siti in prossimità o all’interno di aree mercatali, se provvisti di servizi igienici autonomi” recita l’ordinanza. Le manifestazioni continuano.