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Torquato Tasso: la vita, le opere e il pensiero del filosofo

Vita e opere dellautore della gerusalemme liberata

Vita, pensiero e opere dell'autore della "Gerusalemme Liberata", capolavoro della letteratura italiana rinascimentale: Torquato Tasso.

Per comprendere vita, opere e pensiero di Torquato Tasso è necessario fare un excursus biografico. Molto di ciò che gli successe portò alla sua personale maturazione ed è utile per capire meglio il significato dei suoi scritti e soprattutto della sua opera maestra, la “Gerusalemme Liberata”.

Torquato Tasso: la vita

Nato l’11 marzo 1544 da una famiglia di nobile estrazione, si trasferì a Roma all’età di dieci anni per raggiungere il padre. Dopo poco tempo divenne compagno di studi del figlio del Duca Guidobaldo II di Urbino, personalità di cui il padre era uomo di corte. Proseguì l’eta degli studi tra Pesaro, Venezia e Bologna, città in cui scrisse il “Rinaldo” e una prima bozza della sua opera più importante. Conclusi gli studi, Tasso entrò al servizio nel 1565 del cardinale Luigi d’Este, fratello del duca Alfonso II di Ferrara. Negli anni successivi il poeta visse un periodo felice in cui ricevette la carica di storiografo e gentiluomo di corte.

Durante questo periodo si dedico alla stesura e alla revisione del suo poema che a causa di molti dubbi religiosi e letterari gli causò un esaurimento nervoso. Patologia talmente grave che, dopo avere proclamato pubblicamente invettive con il Duca ferrarese, gli costò la reclusione nell’Ospedale di Sant’Anna. In realtà si dice che il Alfonso II lo fece rinchiudere non perché realmente pazzo bensì perché con i suoi dubbi eretici rischiava di infangare in nome della casata degli Este agli occhi del papato. Durante gli ultimi anni della sua vita e con l’aggravarsi dei sui dubbi sulla fede, si dedicò alla stesura della “Gerusalemme Conquistata”: un rifacimento della Liberata molto più freddo e distaccato ma ligio ai dogmi cristiani. Si spense il 25 aprile del 1595, poco prima di ricevere dal Papa la corona di poeta.

Torquato Tasso: le opere più famose

Tra le opere più importanti vanno ricordate indubbiamente:

  • Gerusalemme Liberata, considerata il capolavoro del poeta, tratta di un fatto storico realmente accaduto, la prima crociata. Tasso narra la conquista del Santo Sepolcro da parte dei soldati cristiani avvenuta tra il 1096 e il 1099. Nello specifico, l’ultimo anno di permanenza dei crociati in Terrasanta e l’assedio finale alla città di Gerusalemme, che si conclude con la conquista del Sepolcro ad opera di Goffredo di Buglione. Si tratta di un poema epico cavalleresco che riscosse molto successo tra i lettori a lui contemporanei, nonostante ricevette molte critiche per la presenza di alcuni idilli amorosi che spinsero l’autore a sottoporre l’opera al giudizio dell’Inquisizione.
  • Aminta, una favola pastorale pubblicata nel 1580 che tratta dell’amore, fino alla conclusione non ricambiato, di un pastore di nome Aminta per Silvia, una ninfa mortale.

Il pensiero di Torquato Tasso

Costante della vita del poeta, l’attività letteraria lo condurrà ad una vita perennemente alternata tra speranza e delusione, amore e solitudine. Tasso visse in uno stato d’angoscia perenne, vedendo solo i lati tragici della vita, causata dal suo appartenere a due mondi molto diversi tra loro, Rinascimento e Controriforma. Uno caratterizzato da classicismo e tradizione epica e l’altro da ansia e dubbi religiosi. Nella sua opera principale vi è la contrapposizione tra cristiani e musulmani che rappresenta l’eterna lotta tra bene e male e che dà vita a eventi inverosimili ed interventi divini. La poetica di Tasso è pregna di aspetti filosofici e di spunti di riflessione, tanto che egli avrebbe voluto che la sua opera venisse considerata “la verità sulla religione”.