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Delineati i vertici delle partecipate, Giorgetti: "Giusto equilibrio"

Giancarlo Giorgetti

Dopo una giornata concitata fatta di trattative serrate e non poche polemiche sono stati delineati i vertici delle partecipate

Non senza polemiche nel Governo, specie fra Lega e vertici di Palazzo Chigi, sono stati delineati i vertici delle società partecipate e sulle nomine il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha detto: “Un giusto equilibrio”. Il titolare del dicastero che quelle nomine le ha ratificate si dice fiducioso nelle qualità dei prescelti. Ma chi sono? Cattaneo e Scaroni all’Enel, Cingolani a Leonardo, poi Descalzi all’Eni e Del Fante a Poste, questi ultimi due confermati.

Delineati i vertici delle partecipate

Il commento del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, da Washington sta a metà fra ironia e serietà, tutto questo dopo un ultimo vertice a Palazzo Chigi che ha dato il via libera alle nomine nelle società partecipate dallo Stato. C’è una nota ufficiale del Mef manca solo Terna, il cui nuovo consiglio d’amministrazione dovrebbe comunque essere annunciato oggi da Cassa depositi e prestiti. E le polemiche? Giorgia Meloni non è stata “accontentata” del tutto: la premier ha piazzato uomini di fiducia nelle società che si occupano di energia (Eni) e difesa (Leonardo), ma ha dovuto vedersi arrivare le frecciate della Lega che “non ha gradito il metodo della presidente del Consiglio”.

Le polemiche sulle scelte di Meloni

Con “un pacchetto preconfezionato di designazioni fatte in nome della qualità e sottoposto agli alleati per una sorta di ratifica”. E Giorgetti? “È quando tu fai la squadra e calciomercato e prendi i giocatori migliori, però poi il Napoli vince e gli altri no“. E ancora: “Mi sembra che si stato raggiunto un giusto equilibrio, poi ho letto di un po’ di polemiche, d’altronde ogni parto ha qualche forma di travaglio, quindi l’importante è che i nominati facciano bene. Ed hanno tutte le qualità e capacità per farlo”.