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Dieta vegana: rischi e consegunze

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In aumento il numero delle persone che adottano una dieta vegana, ma quali sono i rischi? La dieta vegana ultimamente sta diventando sempre più una moda. Al contrario dei cugini vegetariani che abbandonano solo la carne, i vegani sono più estremisti e decidono di non consumare più nessun prodott...

In aumento il numero delle persone che adottano una dieta vegana, ma quali sono i rischi?

La dieta vegana ultimamente sta diventando sempre più una moda. Al contrario dei cugini vegetariani che abbandonano solo la carne, i vegani sono più estremisti e decidono di non consumare più nessun prodotto di derivazione animale. Dicono addio quindi a uova, formaggi e latticini di ogni tipo. Chi diventa vegano spesso lo fa per motivi etici, per esempio per cercare di scoraggiare lo sfruttamento animale. Adottare però una dieta così radicale ha i suoi rischi e i suoi svantaggi. Una norma obbligatoria prima di imbarcarsi in una tale esperienza è consultare un medico. Seguire una dieta vegana “fai da te” o trovata su internet può causare conseguenze catastrofiche per l’organismo. Ecco quali sono quindi i principali rischi medici per chi segue questo tipo di regime:

  • Carenza di Ferro e Calcio, presenti in quantità molto maggiore nei derivati animali.
  • Carenza di vitamina B12 assente completamente nei vegetali, e di conseguenza aumento del rischio di anemia e malattie collegate al sistema circolatorio come ictus, infarti e trombosi.
  • Carenza di amminoacidi e grassi essenziali come gli omega 3. Questi possono essere compensati con altri alimenti ma solo in seguito a precisi calcoli.
  • Eccesso di acido fitico che diminuisce l’assorbimento di minerali come calcio, ferro, zinco e magnesio.
  • Eccesso di soia che viene assunta per compensare alla mancanza di proteine. Se però il suo consumo è maggiore del 20% del totale delle proteine introdotte, riduce l’assorbimento di minerali come lo zinco.
  • Eccesso di ossalati: anch’essi impediscono quasi del tutto l’assorbimento di minerali essenziali.
  • Eccesso di carboidrati, introdotti per riempire l’assenza di altri alimenti. Un gran consumo di carboidrati però porta un innalzamento dei livelli di glicemia del sangue e quindi alla lunga verso il diabete e l’obesità. Di sicuro quindi la dieta vegana non è, come molti inesperti pensano, un buon modo per perder peso, ma ha invece l’effetto opposto.
  • Un altro falso mito da sfatare è che la dieta vegana abbassi il livello di colesterolo. Infatti, pur essendo di norma basso nei vegani, la parte buona del colesterolo, l’Hdl, viene alzata dai grassi saturi di derivazione animale.
  • Da smentire è anche la credenza che il veganesimo diminuisca la possibilità di contrarre tumori al colon, al retto e al seno. Studi infatti dimostrano che due persone normopeso, una vegana e una onnivora, hanno la stessa probabilità di contrarre uno di questi mali. L’aumento della probabilità riguarda solo le persone affette da obesità.

La dieta vegana quindi porta ad una generale carenza di energia e di tutti quei fattori nutrizionali di cui il nostro corpo a bisogno per funzionare in maniera ottimale. Per questo motivo una dieta di questo tipo è ancor di più sconsigliata per le categorie deboli, che hanno bisogno di tutto l’apporto proteico possibile, cioè i bambini, gli anziani e le donne incinta.

Dieta vegana crudista

Degli estremisti, anche tra i vegani, sono coloro che scelgono di mangiare solo cibi crudi. Consumano per lo più frutta, verdura e semi. Coloro che adottano questa dieta usano come pretesto il fatto che per migliaia di anni l’uomo è sopravvissuto senza cuocere nulla e che nessun altro animale cucina quel che mangia. Però studi dimostrano che alcuni cibi diventano più utili a livello nutrizionale quando sono cotti. Un crudista assume maggiormente frutta nella sua dieta, l’unico alimento che gli da un immediato apporto energetico contenendo zuccheri. L’eccessivo consumo di frutta alla lunga però può portare a contrarre il diabete, alzando la glicemia del sangue.

Dieta vegana equilibrata

Esiste tuttavia un modo per avere una dieta vegana che permetta di ottenere quasi tutto ciò di cui si ha bisogno. Bisogna consultare un dietologo o un nutrizionista e farsi stilare un programma che, in base all’età, alla conformazione fisica e alle abitudini sportive del paziente, riesca a fornire il giusto apporto energetico. Ovviamente questa dieta prevede l’assunzione di integratori a base di omega 3, ferro e calcio che non si riescono ad assimilare in quantità sufficiente senza assumere prodotti animali. Non bisogna inoltre eccedere nel consumare quei cibi già pronti, contrassegnati come “vegan”, che con lo spopolare di questa moda sono sempre più diffusi. Questo perché il cibo industriale confezionato è sempre farcito di conservanti e grassi saturi non benefici per l’organismo.

Ricette dieta vegana

Se nonostante i rischi di una dieta vegana si è convinti ad adottarla, si trovano numerose ricette online per rendere appetibili i propri pasti. I piatti più tipici sono a base di tofu, tagliato a cubetti e mischiato con ratatouille di verdure o salse per dargli gusto, essendo questo derivato della soia praticamente insapore di per sé. Molte ricette invece sono a base di seitan, un altro alimento iperproteico, sostitutivo della carne che viene cucinato come tale, ad esempio impanato. Oltre a questo naturalmente ci sono molti piatti che si possono creare a base di cereali, come il farro, mischiati insieme alle verdure o alla frutta in insalate fredde perfette per una giornata estiva. Inoltre sul web è possibile trovare ricette per svariati dolci completamente vegan, senza né uova, né burro, né latte.