> > Come diventare commissario di campo FIGC

Come diventare commissario di campo FIGC

Come diventare commissario di campo FIGC

Nel calcio non sono importanti solo i calciatori. Scopriamo di più sul ruolo dell'arbitro e del commissario di campo.

Il calcio è uno degli sport più amati, seguiti e praticati in Italia. Ma per il suo funzionamento non è fondamentale solo la figura del giocatore, bensì anche quella dell’arbitro e del commissario di campo per assicurare il corretto rispetto delle regole.

Come diventare commissario di campo FIGC

Per diventare commissari di campo ufficialmente riconosciuti è necessario seguire uno specifico percorso formativo in seno alla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), iter consultabile pubblicamente dal sito web dell’organizzazione. Di questo si occupa la settima componente della FIGC: l’AIA, ovvero l’Associazione Italiana Arbitri, che si occupa a tutto tondo della creazione di questa figura professionale, a partire dal suo reclutamento, comprendendo la sua istruzione e arrivando al suo concreto collocamento in campo. L’AIA si occupa non solo degli arbitri di calcio, ma anche di quelli di calcio a 5 e beach soccer. L’AIA è una grande organizzazione che conta più di 30mila associati. I suoi arbitri sono inquadrati in vari ruoli, tra cui quello di arbitro effettivo, di osservatore arbitrale, di arbitro associativo e anche di dirigente benemerito.

Il commissario di campo FIGC

La figura del commissario di campo FIGC ha le delicate mansioni di monitorare l’andamento generale del gioco e di far rispettare il “Regolamento del gioco del calcio”. Ma oltre a questo ha anche l’obbligo di monitorare e controllare il comportamento degli arbitri stessi: la sua figura ha una valenza superiore alla semplice mansione di arbitro, e la sua mansione è molto importante ai fini della gestione generale dei match. La preparazione e l’esperienza di coloro che ricoprono questo ruolo è dunque fondamentale per il rispetto delle reali regole del gioco nella loro concreta attuazione pratica sul campo, ma è indispensabile anche per la prevenzione di atti violenti.

Le differenze dall’arbitro

Pietro Morgenni, responsabile nella gestione delle designazioni dei Commissari della regione Toscana, illustra con queste parole i compiti che il commissario deve svolgere regolarmente durante le partite: “è una figura importante perché deve presentarsi ai dirigenti delle due società e all’arbitro prima dell’inizio della gara e stare attento a quello che succede e verificare la presenza negli spogliatoi solo delle persone aventi diritto. Poi durante la gara e nell’intervallo continua la sua opera di controllo del regolare svolgimento della partita. Va precisato, però, con la massima chiarezza che il Commissario di campo non entra mai nell’operato insindacabile dell’arbitro in quanto il suo ruolo è completamente diverso da quello dell’osservatore arbitrale. A fine gara pone sotto osservazione il comportamento di pubblico, dirigenti e giocatori e accompagnerà l’arbitro sulla strada del rientro”.