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Donna muore a 40 anni: lascia 18 regali alla figlia di un anno

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Elisa Girotto è morta a 40 anni dopo una battaglia contro il tumore al seno. Lascia il marito e la figlia di un anno, alla quale ha comprato dei regali che le saranno consegnati dal padre nel corso della sua crescita.

Una tremenda ingiustizia

Nessuna madre e nessun figlio dovrebbe subire questa storia, non così presto. Ma purtroppo la vita può essere dannatamente ingiusta. Elisa Girotto aveva 40 anni, ed è morta mercoledì alla Casa dei Gelsi di Treviso. A strapparla ai suoi cari, tra cui il marito Alessio Vincenzotto e la figlia Anna di poco più di una anno, è stato un infame cancro al seno.

La piccola Anna non conoscerà mai il calore dalla sua mamma, che ingiustamente le è stata rubata. O forse no. Ovviamente non può essere la stessa cosa, ma Elisa Girotto ha deciso di rimediare. A raccontarci questa storia triste, ma anche piena di amore, è il marito Alessio Vicenzotto, che ha sposato Elisa lo scorso 12 agosto, ormai consapevoli che il conto alla rovescia era già partito. Nel luglio scorso per Elisa era arrivata la diagnosi definitiva: due mesi di vita.

Un maledetto tumore al seno

Il marito ha raccontato e ricordato: «Tra di noi c’era un patto dirci la verità senza omettere nulla e quando a Padova e ad Aviano ho avuto la diagnosi, con la morte nel cuore l’ho fatto». La lotta di Elisa Girotto contro quel tumore, un cancro al seno triplo negativo diagnosticatole pochi giorni dopo la nascita della bambina nell’agosto del 2016, stava per concludersi.

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I regali per la figlia

«Ma Elisa non si è persa d’animo – continua Vincenzo – mi ha detto che aveva molte cose da fare e che ce l’avrebbe fatta. E così è stato. Tra queste scegliere i regali per nostra figlia, uno per ogni Natale e ogni compleanno fino ai 18 anni». Quindi, durante il ricovero di Elisa, a casa hanno iniziato ad arrivare corrieri con pacchi contenenti i giocattoli per Anna. Alcuni erano per i compleanni, altri per i Natali. Ma purtroppo Elisa non ha potuto decidere quali erano per l’uno, e quali per l’altro. Dovrà farlo da solo Vincenzo

Anna era il suo pensiero principale, quella bimba tanto desiderata e quella maternità non vissuta a pieno per colpa del terribile morbo. Ricorda ancora Vincenzo che «le operazioni, le terapie e i dolori le impedivano di essere mamma al cento per cento». Il suo rammarico più grande per Elisa era proprio quello di non poter tenere più in braccio la figlia. Ma in in qualche modo, ha cercato di recuperare qualcosa con i regali che accompagneranno la crescita della bambina.

La forza dei genitori

Elisa è stata una donna forte, ha lottato con onore in una battaglia che, purtroppo, non si può vincere. Anche Alessio è stato forte, durante il calvario ha scritto sui muri di casa frasi di incoraggiamento per la moglie, che il tumore gli stava vigliaccamente rubando: «Non mollare mai» sopra lo specchio del bagno, «Mamma, insieme ce la faremo», sulla parete della camera da letto e «Forza Elisa» in corridoio. Vincenzo ricorda perfettamente il monto in cui ha fatto le scritte. L’ha fatto una sera tornato dal lavoro, è salito al piano di sopra, ha preso la vernice e ha iniziato a scrivere. Pensava che Elisa si sarebbe arrabbiata, invece ne è stata molto felice. Quelle scritte verranno cancellate, ma non tutte: « “Non mollare mai” la lascerò per Anna, ora servirà a lei». Anna deve essere fiera dei suoi genitori.