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Donna uccide "per frustrazione" il bimbo di un anno che stava cercando di adottare

Uccide bimbo

Laura Castle, di 38 anni, ha ucciso il bambino che stava cercando di adottare. Per la Corte la frustrazione di non legare con lui è stata la causa.

Laura Castle, donna di 38 anni, ha ucciso il bimbo di 13 mesi che stava cercando di adottare. Secondo la Corte il motivo scatenante che l’ha portata a compiere l’orribile gesto è dovuto alla frustrazione provata per non riuscire a legare con il piccolo. 

Donna uccide “per frustrazione” il bimbo di un anno che stava cercando di adottare

Laura Castle, donna inglese di 38 anni, è accusata di aver ucciso un bambino di 13 mesi che stava cercando di adottare perché la sua “frustrazione” nei confronti del piccolo “si è trasformata in ostilità“, come ha stabilito la Corte di Preston. La donna nega di aver ucciso il piccolo Leiland-James Corkill. Il bambino di 13 mesi è morto il 7 gennaio 2021 in ospedale, per le “catastroficheferite alla testa subite nella casa di Laura e del marito Scott Castle, a Barrow-in-Furness, Cumbria. Erano passati meno di cinque mesi da quando il bambino era stato affidato alla coppia. Il pubblico ministero Michael Brady ha dichiarato che la donna ha ucciso il bambino in uno “sfogo di frustrazione” che era “sostenuto da circostanze domestiche altamente stressanti e dall’incapacità di legare” con lui. La “frustrazione si è trasformata in ostilità culminata nell’omicidio di Leiland” ha aggiunto. 

I messaggi aggressivi e negativi

Il pubblico ministero ha spiegato alla corte che la donna, il 23 settembre 2020, ha mandato un messaggio al marito, ingegnere aerospaziale, scrivendogli che il bambino era lamentoso e si era pentita di averlo preso. È stato evidenziato che il signor Castle “ha attivamente incoraggiato” il comportamento della moglie. In un messaggio lei ha scritto che stava perdendo la testa e che la faceva arrabbiare tutto il tempo. “Non posso più sopportarlo, dovrà andarsene” ha scritto al marito. “Va bene, tesoro. Ha davvero rovinato tutto. Almeno ci abbiamo provato” ha risposto l’uomo. 

La dinamica dell’omicidio

La mattina del 6 gennaio 2021 Laura Catle ha chiamato il 999 da casa sua e ha spiegato che il bambino era caduto da un divano, si era ferito alla testa e aveva perso conoscenza. Il bambino è stato portato d’urgenza al Furness General Hospital e poi trasferito all’ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool in arresto cardiaco e con un’emorragia cerebrale. Il piccolo è morto il 7 gennaio. Il pubblico ministero ha spiegato che secondo il patologo Dr Alison Armour il grado di forza necessaria per produrre le gravi ferite alla testa era “considerevole“, che le ferite erano “coerenti con l’aggressione” e che i lividi alla testa e al viso erano “coerenti con schiaffi, pizzichi e colpi“.