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Ora legale addio? Terna: ma nel 2018 risparmiati 111 milioni

ora solare

Domenica 28 ottobre 2018 torna l’ora solare. Terna ha calcolato quanto gli italiani hanno risparmiato in termini di consumi con l'ora legale.

Dopo sette mesi di ora legale, domenica 28 ottobre 2018 tornerà l’ora solare, in molti sperano definitivamente. Alle ore 3.00 si dovranno quindi spostare un’ora indietro le lancette degli orologi. Terna, società che gestisce la rete elettrica nazionale, sottolinea però che grazie all’ora legale l’Italia ha risparmiato complessivamente 554 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 205mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 290mila tonnellate. Questo perché un’ora di luce in più durante i mesi primaverili ed estivi fa posticipare l’uso della luce artificiale, e quindi il consumo di energia elettrica.

Terna: mantenere l’ora legale

Nelle sue stime preliminari Terna spiega che, considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato in media al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2018 è pari a circa 111 milioni di euro. Come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica si è avuto però nei mesi di aprile e ottobre.

Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. L’ora legale invece crea risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità nei mesi estivi come luglio e agosto, poiché le giornate sono già più lunghe. Le lampadine vengono accese quindi in tarda serata, quando le attività lavorative sono per lo più terminate.

Terna ha comunque calcolato che dal 2004 al 2018 il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 9 miliardi e 100 milioni di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1 miliardo e 545 milioni di euro.