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Cosa prevede il Next Generation Eu: il piano di Bruxelles

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Il Next Generation Eu è il nuovo piano di Bruxelles per far ripartire l'Europa: ma cosa prevede?

Il 19 giugno, in occasione del nuovo Consiglio Europeo, Bruxelles presenterà ufficialmente il ‘Next Generation Eu’, un piano che contiene una serie di iniziative per far ripartire il Vecchio Continente dopo la grave crisi economica dovuta all’emergenza pandemica da Coronavirus.

Sul piano presentato da Ursula Von der Leyen è intervenuto Conte durante l’informativa alla Camera:Tutti gli Stati membri sono chiamati a una decisione di elevato respiro: i capi di Stato siano responsabili e solidali. Il Next Generation Eu sia soprattutto Grants, cioè debito comune. Non ci si discosti dalla proposta della Commissione”. Ma cosa prevede questo piano voluto fortemente dalla Merkel e da Macron?

Cosa prevede il Next Generation Eu

Con questa sigla sostanzialmente si fa riferimento al ‘Recovery Fund’ voluto da Angela Merkel ed Emmanuel Macron. Difatti, in Europa è passata la linea francotedesca: oltre i 500 miliardi di finanziamenti a fondo perduto, la Commissione europea ha aggiunto 250 miliardi come prestiti. Rigettata, invece, la proposta di Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia che auspicavano a un fondo di emergenza una tantum. Con la loro proposta, invece, sono stati ottenuti ulteriori 250 miliardi il fondo per la ricostruzione.

Ma cosa prevede il Next Generation Eu? L’Italia beneficerà, se tutto andrà come da programma, di circa il 25% dei fondi messi a disposizione dal Next Generation Eu: 82 miliardi in contributi a fondo perduto e 91 in prestiti per un totale di 172,7 miliardi (circa un quarto dell’ammontare complessivo). A seguire, come Paese maggiormente aiutato, ci sarebbe la Spagna con 77 miliardi di grants e 63 di crediti, per un totale di 140 miliardi.