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Escobar contro Netflix: fratello di Pablo molto critico verso la serie 'Narcos'

Fratello di Pablo Escobar

Jesùs Escobar Gaviria, fratello maggiore del famoso narcotrafficante Pablo Escobar, chiede 1 miliardo di dollari di danni a Netflix per” mancate autorizzazioni” per girare Narcos.

La vicenda

Dietro il cartello segnaletico

Si profilano guai legali seri per Netflix, che dal 2015 trasmette in streaming la serie TVNarcos”, dedicata al traffico di droga in Colombia, le cui prime stagioni erano incentrate sulla storia del narcotrafficante più famoso e ricco di sempre, Pablo Escobar. Narcos riscuote sempre grande successo tra il pubblico, ma tra coloro ai quali la serie “non è piaciuta” – come a Juan Pablo, figlio del trafficante di cocaina, che nella fiction ha riscontrato numerose inesattezze storiche e sottolinea che il padre è stato dipinto come un eroe, mentre nella realtà non lo era affatto –, c’è Roberto Escobar de Jesùs Escobar Gavirìa, 70 anni, fratello maggiore del defunto “Re della cocaina”, il quale ha inviato una lettera a Netflix chiedendo ben un miliardo di dollari di risarcimento per aver usato dei contenuti per la fiction senza chiedere “la sua autorizzazione”.

Nella fiction

Infatti l’uomo, nel 2014, ha fondato una società chiamata “Escobar Inc.”, che detiene il marchio di tutti i nominativi dei soggetti coinvolti nell’attività del narcotraffico, perciò ritiene che ci si debba rivolgere a lui, per usarli. Secondo Escobar Gavirìa, che è stato per molto tempo a capo delle body-guards di Pablo e ha scontato più di dieci anni di carcere per essergli stato complice, pure il titolo della produzione TV sarebbe soggetto a copywright.

Minacce

Quando erano vivi entrambi e attivi

Il fratello dell’ex malavitoso, intervistato dall’ “Hollywood Reporter”, ha anche fatto riferimento alla morte di un assistente di produzione di “Narcos”, che la settimana scorsa aveva fatto un sopralluogo nella “Escobar Inc”., e sibillino, ha ammonito Netflix: “Si deve eliminare ogni pericolo”; ha quindi raccontato un aneddoto del passato su di lui e Pablo, che stavano camminando nella giungla con una borsa contenente 2 milioni di dollari, quando qualcuno ha cercato di sparare loro addosso; ma i due fratelli, con i loro uomini, sono riusciti a fuggire senza colpo ferire, perché, ha spiegato il maggiore, “quando hai l’intelletto, non hai bisogno di armi”. Poi ha “chiarito” meglio ciò che intendeva dire , minacciando l’azienda americana: “In questo caso Netflix dovrebbe assicurarsi dei sicari per proteggere la sua squadra”, per la stupidità con cui avrebbe agito mandando un suo dipendente ad ispezionare l’organizzazione “del fratello di Pablo Escobar”. Roberto de Jesùs Escobar Gavirìa è stato anche più esplicito: “Non voglio che Netflix e o nessun’altra compagnia venga a girare a Medellin – città del cartello della droga capeggiato dal famoso narcotrafficante morto nel 1993 – o in Colombia per storie relative a me o a mio fratello Pablo senza l’autorizzazione della Escobar Inc. E’ molto pericoloso. Specialmente senza la mia benedizione. Questo è il mio Paese”. E tornando nel merito di “Narcos“, ha detto: “ Netflix è spaventata. Ci ha mandato una lunga lettera per spaventarci. In questo momento, stiamo discutendo con i nostri avvocati per ottenere il miliardo di pagamento. Se non lo dovessimo ricevere – ha avvertito – chiuderemo il loro piccolo show”, la cui terza serie è visibile sul web proprio in questo periodo.