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Lanciati tre razzi vicino all'ambasciata Usa: sirene accese a Baghdad

Razzi Baghdad ambasciata Usa

L'area intorno all'ambasciata Usa a Baghdad è stata colpita dal lancio di alcuni razzi: secondo le prime informazioni sarebbero almeno due.

Continuano le tensioni tra America e Medio Oriente innescate dall’uccisione del generale Soleimani. Nella serata di domenica 5 gennaio 2020 almeno tre razzi sono stati lanciati nei pressi della Zona Verde di Baghdad, area in cui si trova l’ambasciata Usa.

Razzi all’ambasciata Usa a Baghdad

I media locali hanno parlato di forti esplosioni e sirene accese nei pressi della capitale irachena, in particolare della cosiddetta Green Zone. L’area, fortemente fortificata, è sede di ambasciate straniere tra cui quella americana. A colpirla sarebbero stati almeno tre razzi Katyusha che, stando alle prime informazioni, non avrebbero causato morti né feriti, bilancio comunque ancora provvisorio.

Le sirene hanno immediatamente suonato nell’area che ospita sia diplomatici che truppe americane. Un atto che gli Stati Uniti temevano, considerato un contraccolpo contro le loro basi schierate in Iraq dopo l’ordine di uccisione del generale iraniano. Si tratta infatti del secondo incidente del genere a poche ore di distanza.

Nella giornata di sabato 4 gennaio 2020 altri due missili hanno colpito una zona non distante da quella che ospita le sedi diplomatiche americane. Anche un quartiere vicino era stato oggetto di un attacco in cui 5 persone erano rimaste ferite. Dopo poco era stata colpita anche una base militare situata a nord di Baghdad.

Iran minaccia gli Stati Uniti

Intanto l’Iran ha nuovamente minacciato gli Usa affermando che, in caso di nuovi attacchi contro Teheran, provvederà a cancellare lo stato di Israele. Ad affermarlo è stato l’ex capo delle Guardie della rivoluzione Mohsen Rezai, aggiungendo che presto le truppe americane verranno espulse dalla regione.