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Coronavirus, 15 Paesi tornano a viaggiare in UE

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Per i cittadini di 15 Paesi (inclusa la Cina) torna la possibilità di viaggiare in Europa. Esclusi dalla lista Stati Uniti, Russia e Brasile.

L’Unione Europea ha riaperto le frontiere per i viaggi, dopo la chiusura dei confini esterni a causa del coronavirus. Nonostante la pandemia non sia stata debellata del tutto per 15 paesi si ritorna a viaggiare. Tra questi c’è anche la Cina, fuori invece Stati Uniti.

Coronavirus, Ue dice sì ai viaggi

Finisce l’isolamento per l’Unione Europa. Sono 15 i paesi che riaprono i confini, tra questi anche la Cina. Restano fuori, invece, il Brasile, la Russia e l’Usa.

I governi degli Stati membri dell’Unione Europea hanno stilato un elenco di 15 paesi i cui cittadini potranno viaggiare in Europa a partire dal 1 luglio. L’elenco è stato stilato in base alle condizioni epidemiologiche legate al coronavirus. Resta comunque competenza di ciascuno stato membro la riapertura dei propri confini. Le decisioni che arrivano da Bruxelles sono solo indicazioni, senza però nessun vincolo giuridico.

L’Italia ha votato a favore dell’approvazione della lista. Astensione, invece, per Polonia e Svezia.

L’elenco dei paesi

L’elenco stilato a Bruxelles permetterebbe ai cittadini dei paesi indicati di viaggiare in Europa e nell’area di Schengen. Essi sono:

  • Algeria
  • Australia
  • Canada
  • Cina
  • Georgia
  • Giappone
  • Montenegro
  • Marocco
  • Nuova Zelanda
  • Ruanda
  • Serbia
  • Corea del Sud
  • Tailandia
  • Tunisia
  • Uruguay

Per la Cina c’è una postilla: Pechino deve accettare i cittadini dell’UE nel suo territorio. Restano fuori gli Stati Uniti, il paese con più morti da coronavirus, 125.928 , e con quasi 2,6 milioni di casi. Non arriveranno in Europa nemmeno i cittadini di Israele, Turchia, India e Russia. Il Regno Unito resta fuori dalle restrizioni dei viaggi, già da marzo non era stato interessato ad una chiusura dei confini.