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Svezia, figli chiusi in casa per quattro mesi per paura del Covid

Svezia

In Svezia due genitori hanno chiuso in casa i propri figli per paura del Covid

In Svezia una coppia di genitori ha tenuto i figli chiusi in casa per quattro mesi a causa della paura del Covid. I due genitori hanno ritirato i tre figli da scuola subito dopo l’inizio della prima ondata del contagio, avvenuta a marzo. I tre minorenni sono rimasti segregati in casa fino al 9 di Luglio, quando sono intervenute le autorità. La famiglia è di origine vietnamita e ha cercato di seguire le regole del proprio Paese, molto più rigide di quelle della Svezia.

Figli segregati in Svezia per paura del Covid

I tre fratellini hanno 10, 15 e 17 anni e il tribunale ha deciso di sottrarli alla famiglia di origine. Le autorità hanno definito questa quarantena forzata come un vero e proprio sequestro, soprattutto nelle prime settimane, visto che i tre fratelli hanno vissuto chiusi nell’appartamento, la cui porta era stata sigillata da assi con chiodi. Dopo un po’ di tempo i ragazzini sono stati separati tra di loro, anche se i genitori sostengono di non aver mai imposto nulla ai propri figli e si difendono spiegando che i tre fratelli hanno continuato a sentire amici ed insegnanti tramite internet.

Mikael Svegfors, avvocato che assiste i minori, ha dichiarato ad una radio locale che la famiglia ha seguito le notizie sulla pandemia dai media vietnamiti, in quanto non conosce la lingua svedese. Le restrizioni in Vietnam erano mlto più rigide di quelle adottate da Stoccolma. Le autorità, infatti, avevano chiuso le classi ai minori di età superiore ai 16 anni, mentre tutti gli altri potevano andare a scuola, con distanziamento e mascherine. Gli studenti che non hanno seguito le lezioni sono stati segnalati ai servizi sociali.