> > Maxi furto da Harrods: rubano orologio da 67mila euro grazie a bambino

Maxi furto da Harrods: rubano orologio da 67mila euro grazie a bambino

orologio

Mentre i genitori rubavano un orologio in oro da 18 carati, il bambino copriva la visuale al commesso e alle telecamere.

Una coppia di ladri per settimane aveva osservato un costoso orologio conservato nella vetrina di Harrods, grande magazzino di lusso situato in una delle zone più ricche di Londra, a Brompton Road. Un Royal Offshore Oak in oro rosa da 18 carati, dal valore di 67 mila sterline. Ilie Para e Marta Para-Bloj, entrambi rumeni di 33 anni, a lungo hanno pianificato il maxi-furto, fino a quando non sono riusciti a metterlo a segno grazie all’aiuto di un bambino di 6 anni.

Il furto

Ilie Para e Marta Para-Bloj, dopo avere più volte osservato e fotografato l’orologio in vetrina, ne hanno ottenuto una riproduzione molto accurata. Così si sono recati presso la sede di Harrods, nel centro di Londra, facendo credere al commesso di volere acquistare l’accessorio di lusso per fare un regalo al padre della donna.

Approfittando di un momento di distrazione del commesso del negozio, che stava recuperando altri orologi da mostrargli, hanno rubato il Royal Offshore Oak da 67 mila sterline, sostiuendolo con un falso. Il loro figlio di 6 anni, intanto, piangendo e fingendo di volere andare via con un movimento repentino copriva la visuale al commesso e anche alla telecamera. “Una scena organizzata nel dettaglio“, ha affermato il pubblico ministero.

Il commesso si è accorto soltanto qualche ora dopo della presenza del falso nella collezione. Apparentemente, infatti, era ben fatto. Mancava, tuttavia, il numero di serio. Così ha allertato le forze dell’ordine. Gli agenti hanno fermato la coppia di ladri al porto di Dover. L’uomo indossava l’orologio al polso sinistro. Avevano svuotato la loro casa ed erano pronti a fuggire via.

Ilie Para e Marta Para-Bloj sono adesso accusati di furto. La coppia di ladri ha ammesso di avere rubato l’orologio in tribunale. L’avvocato della difesa, tuttavia, ha chiesto di poter preparare un rapporto in attesa della sentenza, in quanto la donna è incinta e in stato di difficoltà.