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Proteste in Bielorussia: molte persone arrestate e poi scomparse

manifestanti Bielorussia

Scomparse nel nulla migliaia di manifestanti arrestati durante le proteste in Bielorussia contro il regime.

Non si fermano in Bielorussia le proteste contro il regime di Aleksandr Lukašenko. Dall’inizio delle proteste nell’agosto scorso, sono già migliaia i manifestanti arrestati e spariti nel nulla: la maggior parte di loro sono donne.

Bielorussia: proteste violente contro il regime

È dal 26 ottobre scorso che il paese si trova in uno stato di sciopero generale. L’ultimatum era stato annunciato dalla leader dell’opposizione in esilio Svetlana Tikhanovskaya: il presidente Aleksandr Lukašenko avrebbe dovuto dare le dimissioni, aprire un’inchiesta sulle torture dei cittadini arrestati negli ultimi mesi e liberare i prigionieri politici entro la mezzanotte del 25 ottobre. In caso contrario, si sarebbe scatenato un grande sciopero generale.

Così è stato: il capo del regime non ha dato nessun segno di apertura e, così, la mattina del 26 ottobre migliaia di manifestanti, tra cui studenti, operai, e pensionati sono scesi in piazza nella capitale.

Nelle elezioni del 9 agosto, Lukašenko ha subito una sconfitta catastrofica che non ha voluto ammettere: ha annunciato, infatti, di avere conseguito la vittoria con l’80% dei voti. Questo è stato il fattore scatenante delle violente manifestazioni che, ad oggi, nonostante le principali leader della coalizione anti governativa siano state messe fuori gioco (Svetlana Tikhanovskaja è stata espulsa dal paese e Marija Kolesnikova, dopo il rapimento, si trova ora in prigione), non si sono di certo calmate.

Manifestanti spariti nel nulla

Nella lista dell’Ong per la difesa dei diritti umani Viasna, sono oltre mille le persone fermate dalla polizia locale lo scorso 8 novembre, la maggior parte delle quali nella capitale Minsk. Dall’inizio delle proteste, sono state arrestate migliaia di persone; gli stessi manifestanti, dopo essere stati caricati a bordo di furgoni, sono spariti nel nulla. La maggior parte di questi sono donne. Non mancano le torture e gli stupri da parte delle forze di polizia.