La Guardia costiera di Jacksonville è riuscita a ritrovare Stuart Bee, un americano di 62 anni vittima di un naufragio. L’uomo si era allontanato da casa venerdì 27 novembre per godersi una gita in barca.
Sopravvive a un naufragio aggrappato allo scafo della barca
Nella giornata di venerdì, Stuart Bee si era recato a Cape Marine con la sua barca, senza però fare ritorno. I familiari del 62enne, preoccupati per il suo mancato rientro, hanno deciso di segnalarne la scomparsa alle forze dell’ordine che, nella giornata di sabato, hanno dichiarato l’uomo disperso in mare.
Nella mattinata di domenica 29 novembre, verso le ore 11:00, la Guardia costiera ha diffuso un’allerta a tutte le navi in viaggio affinché prestassero attenzione alla presenza di un’eventuale barca capovolta in prossimità del luogo in cui si sarebbe verificato il naufragio.
Stuart Bee è stato, infine, avvistato da una imponente nave portacontainer, l’Angeles, e rinvenuto aggrappato allo scafodella sua imbarcazione rovesciata. L’uomo, che ha resistito in quella condizione per oltre 48 ore, si era allontanato dalla sua destinazione originaria – Port Canaveral, in Florida – di circa 86 miglia. L’equipaggio dell’Angeles è prontamente intervenuto e ha fatto salire a bordo della nave il naufrago che, fortunatamente, non ha riportato alcuna ferita. Successivamente, verso le ore 11:40, è stata allertata la Guardia costiera che ha provveduto a riportare a casa il 62enne.
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Le testimonianze dell’Angeles e della Guardia costiera
Veronica Dunn-Depretis, sottoufficiale dell’Angeles, intervistata dalla ABC News, ha commentato la situazione che ha coinvolto l’equipaggio della nave con le seguenti parole: «Si stava aggrappando allo scafo della barca affondata quando lo abbiamo incontrato e tirato a bordo». Il salvataggio è stato immortalato in una serie di incredibili foto che mostrano Bee staccarsi dallo scafo e raggiungere una boa per poi essere portato sull’Angeles. Il naufrago, nonostante il freddo, aveva addosso soltanto una T-shirt e un paio di jeans.
Il capitano Mark Vlaun, comandante della Guardia costiera di Jacksonville, esprimendosi in merito alla vicenda ha dichiarato: «Salvare vite in mare è la nostra più alta vocazione. Questo è un risultato davvero incredibile che dimostra il legame tra tutti i marinai e la nostra comunità». E ha, poi, aggiunto: «Voglio ringraziare i nostri collaboratori che non si sono sottratti alle ricerche e che ci hanno permesso di trovare e salvare il signor Bee».