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Certificato vaccino Sputnik V: avviate vaccinazioni di massa a Mosca

vaccino Sputnik V

"Date inizio alle vaccinazioni di massa, al lavoro", annuncia la vicepremier Golikova. In Russia un documento certifica l'avvenuta vaccinazione.

Mentre in Italia il ministro della Salute Roberto Speranza assicura che il vaccino sarà la svolta per il nostro Paese, la Russia fa il vero passo in avanti: il vaccino anti-Covid Sputnik V pare sia efficace al 92%. L’Ungheria di Orban ci prova: le prime dosi del vaccino Sputnik sono già pronte per essere somministrate a Budapest, sotto il controllo dell’Ue. Intanto da Mosca arrivano le prime immagini del documento che certifica il vaccino e le foto dei primi cittadini che si sono sottoposti alla vaccinazione. La task force cittadina ha fatto sapere che il vaccino prodotto in Russia viene messo a disposizione prima di medici e operatori sanitari, ma anche insegnanti e assistenti sociali, perché più esposti al rischio di contrarre il Covid-19.

Vaccino Sputnik V, il documento

In Russia è già stata avviata la vaccinazione di massa per medici e infermieri, alcuni dei soggetti più a rischio. Askanews ha reso note le immagini del certificato che in Russia attesta l’avvenuta somministrazione del vaccino Sputnik V.

Nel documento, in alto a sinistra, ci sono i dati personali del vaccinato e la data. A destra, invece, viene indicata la prima dose. Si segnalano anche la seconda e i livelli di immunizzazione. Su Twitter e altri social network sono già in circolazione diverse immagini della cartella in cui viene riportata la vaccinazione.

vaccino Sputnik V

In Russia lo hanno voluto chiamare “Sputnik”, come il piccolo satellite artificiale che il 4 ottobre 1957 portò l’Unione Sovietica in orbita attorno alla Terra, avvantaggiandosi sugli Stati Uniti nella lotta per la conquista dello spazio.

E mercoledì 2 dicembre Vladimir Putin ha compiuto un nuovo passo in avanti, dando il via alle vaccinazioni di massa nel suo Paese. La vicepremier Tatiana Golikova ha commentato la scelta: “È giusto essere prudenti. Ma so che l’industria e il sistema sanitario sono pronti. Date inizio alle vaccinazioni di massa, al lavoro”.