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Londra: prima dose vaccino Covid a più persone possibili

a londra si pensa di vaccinare più persone con una sola dose di vaccino

A Londra, in considerazione dell'emergenza sanitaria da Covid, ecco spuntare l'ipotesi di vaccinare più persone possibili con la prima dose di vaccino.

In Inghilterra si corre ai ripari per la vaccinazione Covid: poichè le dosi non bastano per tutti, ecco che il governo inglese ha deciso di distanziare la somministrazione del richiamo a 12 settimane dopo la prima dose, per il vaccino della Pfizer-BioNTech e AstraZeneca.

Londra: prima dose vaccino Covid a più persone possibili

A Londra, anche se in questi giorni è stato approvato il vaccino della Oxford-Pomezia, prodotto da AstraZeneca, mentre per il resto d’Europa c’è ancora da attendere, ecco spuntare una nuova ipotesi per far fronte all’emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio il paese d’oltremanica. Basta dare un’occhiata ai numeri del contagio degli ultimi giorni per capire a quali condizioni deve far fronte il Regno Unito: 57.725 nuovi casi e 445 decessi nelle ultime 24 ore. Ecco allora che si fa avanti un’ipotesi che sta per diventare certezza, avallata anche dal Comitato congiunto per la vaccinazione e immunizzazione (JCVI): vaccinare più persone possibili con la prima dose di vaccino disponibile, per poi fare il richiamo, quindi la seconda dose, per il vaccino della Pfizer intorno alla 12esima settimana, stesso discorso per il vaccino della AstraZeneca. Per i due sieri infatti, la seconda dose deve essere inoculata tra le 3-12 settimane, per il vaccino americano, mentre la seconda dose del vaccino Oxford deve essere somministrato tra le 4-12 settimane.

Come spiega lo stesso governo: -“I quattro Chief Medical Officer del Regno Unito concordano con il JCVI che in questa fase della pandemia dare la priorità alle prime dosi di vaccino per quante più persone possibile, nell’elenco delle priorità, proteggerà il maggior numero di persone a rischio nel più breve tempo possibile e lo farà hanno il maggiore impatto sulla riduzione della mortalità, delle malattie gravi e dei ricoveri e sulla protezione del NHS e dei servizi sanitari equivalenti. Operativamente questo significherà che le seconde dosi di entrambi i vaccini saranno somministrate verso la fine del programma di dosaggio del vaccino raccomandato di 12 settimane. Ciò consentirà di massimizzare il numero di persone che ricevono il vaccino e quindi ricevono protezione nelle prossime 12 settimane”.