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Australia, matrimonio si trasforma in focolaio covid

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Un matrimonio illegale organizzato in Australia avrebbe scatenato un nuovo focolaio covid vicino a Sidney.

In Australia un matrimonio con oltre 700 invitati ha inevitabilmente scatenato un focolaio covid. Per questo motivo l’organizzatore è stato multato, ma ora preoccupa la situazione sanitaria attorno alal regione di Sidney, dove già i giorni antecedenti al matrimonio oltre 2.000 persone avrebbero frequentato un negozio di alcolici.

Matrimonio in Australia diventa focolaio

A Sidney, in Australia, la situazione legata al covid sta preoccupando le autorità sanitarie, dopo un focolaio partito da un matrimonio. La location “Paradiso Receptions” nelal cittadina di Fairfield, infatti, lo scorso sabato 2 gennaio avrebbe ospitato ben 700 invitati, il doppio della sua capienza.

Per questo motivo, ma soprattutto per motivi legati all’emergenza sanitaria, le autorità hanno denunciato e multato di ben 5.000 dollari l’organizzatore della festa matrimoniale.

Rischio per la comunità

Il matrimonio illegale però sarebbe un danno collaterale, dato che a rendere ancora più grave la vicenda è l’apertura di un negozio di alcolici durante le feste che avrebbe registrato oltre 2.000 persone.

La SW Health, autoritaria sanitaria della regione di Sidney ha identificato 13 casi covid, ma le autorità temono una proliferazione del virus molto veloce. Migliaia di persone della comunità rischiano ora il contagio. Sono in corso i test sierologici per confermare il loro stato di salute.

Quella zona australiana è recidiva, dato che nei giorni precedenti altri due sposi fuggirono per celebrare il loro matrimonio. Nelle spiagge del Nord dell’Australia, infatti, i matrimoni sono vietati per limitare il contagio.

Cionostante, la sposa 28enne a fine dicembre decise di invitare 20 persone, ma la polizia immediatamente predispose le multe a tutti gli invitati e soprattutto alla coppia di sposi.