Fabrizio Frizzi raccontato dal cognato Nando Dalla Chiesa

Si continua a parlare di Fabrizio Frizzi, della sua morte improvvisa, almeno per chi non conosceva le sue reali condizioni di salute, e del vuoto che ha lasciato in tutti coloro che lo hanno conosciuto, direttamente o indirettamente.

Fabrizio Frizzi e Nando Dalla Chiesa

Oggi, dopo tantissime testimonianze d’affetto nei confronti del celebre presentatore morto a 60 anni, compiuti pochi giorni prima del suo decesso, e pianto davvero da tutti, arriva la testimonianza di Nando Dalla Chiesa, ex cognato di Fabrizio Frizzi, che ha avuto modo di conoscerlo sin da quando erano entrambi giovanissimi.

Nando Dalla Chiesa, fratello minore di Rita, che è stata sposata con Frizzi per 8 anni, ha deciso di ricordare il suo ex cognato da un punto di vista diverso, e decisamente inedito, di parlare di lui con affetto e condividere momenti privati, ricordi un po’ insoliti e sconosciuti a molti.

I due, tramite Rita Dalla Chiesa, così come ha raccontato lo stesso Nando in questo suo excursus tra i ricordi di famiglia, si erano conosciuti molto giovani, nel periodo in cui il presentatore, ancora alle prime armi, aveva cominciato a frequentare sua sorella.

Il primo incontro tra Fabrizio e Rita

Il primo incontro tra Rita e Fabrizio, come più volte ricordato, era avvenuto nell’anno 1983, ai tempi della trasmissione Tandem, dove i due presentatori avevano avuto modo di lavorare insieme. In quello stesso periodo, solo un anno prima, c’era stato l’attentato in cui era rimasto vittima il generale Carlo dalla Chiesa, padre della stessa Rita e di Nando.

Da allora, così come raccontato dallo stesso Nando dalla Chiesa la vita della sua famiglai aveva avuto un radicale cambiamento, e Fabrizio Frizzi era arrivato nella vita dei due fratelli poco tempo dopo la terribile tragedia, diventando oltre che il cognato anche un suo grande amico.

Com’era Fabrizio Frizzi

Le parole di Nando dalla Chiesa, decisamente malinconiche e affettuose, descrivono un altro lato inedito di Fabrizio Frizzi, che è ovviamente percepibile anche dall’idea che ognuno può essersi fatto, seppure non conoscendolo personalmente, di lui.

A quanto raccontato dal suo ex cognato, infatti, il presentatore era un uomo molto leale. Era, professionalmente parlando, un aziendalista, un uomo Rai, fedele al servizio pubblico, orgoglioso di far parte dell’azienda, anche se, come in molti altri hanno raccontato in questi ultimi giorni, ebbe ingiuste e lunghe umiliazioni.

Per molto tempo, infatti, seppure era amatissimo e sempre seguito dal suo pubblico, Frizzi fu messo da parte, non coinvolto più in grandi progetti, scalzato da altri colleghi, in alcuni casi meno preparati e garabti di lui, che dell’eleganza, anche sul lavoro, ha sempre fatto uso quotidiano.

Nonostante oramai si sapesse da tempo che il suo stato di salute era precario, Frizzi ha sempre comunque continuato a lavorare per la sua azienda, non cedendo, soprattutto negli anni precedenti, alle lusinghe di altre emittenti televisive.

Un anneddoto di Nando

Il giornalista e scrittore, che Fabrizio lo conosceva bene, nelle bellissime parole che ha deciso di dedicargli ha raccontato un episodio rsalnete all’estate del 1986, quando erano tutti in vacanza a casa di sua sorella Simona Dalla Chiesa. Il presentatore ricevette una telefonata da Silvio Berlusconi, che voleva convincerlo a passare alle sue tivù.

A quanto raccontato da Nando, seppure lunsingato, Fabrizio era in imbarazzo ma resistette ala proposta, chinandosi sulla difensiva con la cornetta. A quanto pare Silvio Berlusconi provò ad insistere per circa 40 minuti, ma inutilmente: Frizzi fu irremovibile.

Ecco cosa ha scritto a tale proposito Dalla Chiesa: “Non ho mai saputo che cosa il grande persuasore gli stesse offrendo, ma certo molto, lui spiegava di rimando che era affezionato alla Rai, che ringraziava molto ma non poteva. Finì estenuato, sudato, ma soddisfatto di se stesso.”.