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Fabrizio Moro contro Brumotti dopo l'aggressione al Quarticciolo

Fabrizio Moro

Fabrizio Moro ha preso le difese dei residenti del Quarticciolo dopo che Vittorio Brumotti è stato aggredito per un suo servizio sulle zone di spaccio.

Alcuni giorni fa l’inviato di Striscia Vittorio Brumotti è stato aggredito mentre realizzava un servizio sulle zone di spaccio nella zona del Quarticciolo a Roma. Il cantante Fabrizio Moro ha replicato contro quanto accaduto all’inviato.

Fabrizio Moro contro Vittorio Brumotti 

Sono in tanti ad aver storto il naso per l’ennesimo servizio di denuncia realizzato da Vittorio Brumotti e per cui in molti (compreso Chef Rubio) hanno preso le difese dei residenti del Quarticciolo. Tra questi anche Fabrizio Moro, che di recente avrebbe realizzato un film proprio nella zona della periferia romana. Sui social Fabrizio Moro ha scritto un lungo post in difesa dei residenti del Quarticciolo e ha affermato di non essere d’accordo con la visione dei fatti di Vittorio Brumotti che, durante le riprese nel quartiere, è stato vittima di un’aggressione.

Il messaggio di Fabrizio Moro sui social

“Sarà che io in borgata ci sono nato e tanti atteggiamenti, sguardi, parole, reazioni le so comprendere prima di chi non ci ha mai messo piede, mi viene naturale portare rispetto a tutti. Io conosco la mia di storia e vi dico che, mentre Brumotti è stato gonfiato, a noi ogni pomeriggio i ragazzi delle case popolari portavano caffè e torte fatte in casa”, ha scritto Moro via social. Come lui nei giorni scorsi si era espresso sulla vicenda anche Chef Rubio, che attraverso alcuni tweet aveva tuonato contro Brumotti e i suoi servizi di denuncia. “Brumotti sei un infame, troppe poche te n’hanno date”, aveva scritto Rubio nel suo tweet al vetriolo contro l’inviato di Striscia.

Fabrizio Moro: la replica di Brumotti a Rubio 

A seguire Brumotti aveva replicato via social affermando: “Chef Rubio ha giocato a rugby, ma evidentemente si è dimenticato i valori di quello sport. Io mi faccio scudo con i tanti messaggi di solidarietà che ho ricevuto dai disabili, dalle mamme e dalle persone più fragili che mi chiedono di intervenire in queste situazioni di degrado”.