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Falso e corruzione, processato ad Ostia un ex commissario della polizia

falso e corruzione

Falso e corruzione, le accuse a carico di un ex commissario della polizia. L'uomo ha svolto attività illecite in contatto con bande criminali.

Falso e corruzione, queste sono le accuse che vanno a carico di un ex commissario della polizia. La vicenda si svolge ad Ostia e il protagonista di questa storia è l’ex responsabile del commissariato della polizia di Ostia. Le accuse a suo carico sono corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio, soppressione di atti, falsità e false dichiarazioni al pm e violazione del codice in termini di protezione dei dati personali. Insomma le accuse a suo carico sono parecchie. E le ha disposte Anna Maria Govoni, il gup di Roma.

Falso e corruzione

L’accusato è Antonio Franco che da ormai parecchio tempo fa parlare si sè. Questa volta l’ex responsabile del commissariato della polizia di Ostia sarà processato. Le accuse a suo carico sono tantissime. Insieme a lui oltretutto, ci sono anche altre persone e società messe al vaglio. Con lui infatti verranno anche arrestati altri quattro agenti della polizia e un avvocato.

Tutti sono coinvolti in un caso che riguarda una sala giochi di proprietà di Mauro Carfagna. Il proprietario della sala giochi andrà anche lui processato perchè corruttore di Franco. Nel mirino abbiamo anche Ottavio Spada, un assiduo frequentatore della sala giochi di Ostia, detto Marco ed esponente di un clan. Le società che sono state coinvolte in questo caso sono la Romana Slot e la Star Games. Tutte e due le società sono state ricondotte a Carfagna.

L’accusa

Ma cosa ha fatto realmente Antonio Franco? Le accuse a suo carico si riferiscono agli atteggiamenti illegali che ha portato avanti per tempo. Egli aiutava le sale slot o meglio avvisava Carfagna ogni qualvolta ci sarebbe stato un controllo da parte delle forze dell’ordine. In cambio l’uomo avrebbe pagato per conto di Franco un appartamento nel quale soleva frequentare una donna con la quale aveva una relazione. L’appartamento oltretutto costava anche parecchio, circa quattromila euro al mese. Non si trattava male insomma.

Il processo

Il processo ai danni dell’ex commissario si svolgerà il 12 aprile. Franco per ora è stato condannato alla pena di quattro anni di reclusione per peculato, falso e corruzione. Inoltre l’uomo è anche stato colto nell’utilizzo di una Smart che il Commissariato di Ostia gli avrebbe concesso per svolgere attività info-investigative. Franco quindi ha dichiarato il falso perchè quella macchina la utilizzava per i propri comodi e non per lavoro. Avrebbe infatti dichirarato di aver utilizzato quella macchina per servizi ordinari e straordinari, ma non era vero.

Il clan Spada

Ma non è finita. Franco ha aggravatto la sua stessa situazione a causa di rapporti compromettenti con personaggi vicini alla Banda della Magliana e al clan Spada. L’ex commissario infatti aveva rapporti con Ottavio Spada, chiamato anche Marco, ed esponente dell’omonimo clan. Egli frequentava spesso la sala slot di Carfagna e proprio in quel luogo avrebbe conosciuto Antonio Franco. Da quello che per ora è emerso dalle indagini e secondo l’opinione del giudice Simonetta D’Alessandro, Franco avrebbe dunque avuto relazioni piuttosto pericolose. Inoltre avrebbe svolto anche l’attività di riciclaggio ed autoriciclaggio. Un sintimo di mafiosità. Che va ad accertare il legame corruttivo che aveva con i malviventi. Insomma questo è un’altro dei tanti casi, purtroppo, che si sentono circa la corruzione di agenti di polizia. Persone che in teoria dovrebbero difenderci dai malviventi e dalle azioni illegali.