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Filippo Tortu batte record di Pietro Mennea: 100 m in 9'99

filippo tortu

Il giovane velocista ha ottenuto l'ottimo risultato a Madrid. Presidente della Fidal: "Mennea sarebbe felicissimo di Pippo"

Ci sono dei record che sembrano impossibili da superare: non è solo una questione di numeri ma di simboli, perché quelle cifre sono entrate nell’immaginario collettivo e sembrano intoccabili. Eppure anche i record possono essere superati. E’ capitato a Filippo Tortu, giovane velocista italiano– ha compiuto vent’anni a maggio- che ha superato il risultato storico, ottenuto nel 1979 a Città del Messico da un ‘mostro sacro’ dell’atletica italiana, Pietro Mennea.

100 metri in 9’99

Filippo Tortu ha raggiunto un risultato eccezionale in Spagna: per la prima volta, dopo l’impresa di Pietro Mennea di 39 anni fa, un atleta italiano corre i 100 metri in 9’99. Tortu ha impiegato meno dei dieci secondi registrati da Mennea nel 1979. La straordinaria performance del giovane velocista milanese è avvenuta a Madrid. Un record collezionato appena poche settimane dopo il suo ventesimo compleanno. L’impresa atletica si è potuta verificare grazie ai buoni risultati, ottenuti da Filippo Tortu, nelle gare precedenti. Nel Golden Gala di Roma e a Savona il ragazzo ha dimostrato grande abilità, correndo i cento metri, rispettivamente, in 10”04 e 10”03. Poi sono arrivati i 9’99 di Madrid. “Una serata straordinaria- commenta il presidente della Fidal Alfio Giomi- In questa occasione il pensiero va a Pietro, che è comunque irraggiungibile. Sarebbe felicissimo di Pippo“.

“Sono contento per mio padre”

“Sono veramente contentissimo, è quasi indescrivibile la gioia”, sono le prime parole pronunciate da Filippo Tortu, quando il tabellone indica il tempo che ha impiegato per correre i cento metri. Il 20enne sa di aver battuto un record, di aver realizzato un obiettivo in cui, forse, altri hanno creduto più di quanto non abbia fatto lui stesso: “Sapevo di potercela fare, ma per me il record di Mennea è sempre rimasto un sogno sin da quando ero bambino e adesso sono veramente felice. Pietro rimane intoccabile lassù in cima” confida Tortu, che aggiunge di voler ringraziare “tutti quelli che sono venuti qui, che ci credevano anche più di me”. C’è una persona particolare verso la quale Filippo prova profonda riconoscenza, suo padre Salvino Tortu. L’uomo, ex velocista, è il coach del giovane atleta; è orgoglioso ed emozionato per il record del figlio e ricorda Pietro Mennea: “Ho conosciuto l’uomo Mennea, per me questo record ha un valore simbolico”. “E’ uno dei momenti più belli della mia esistenza- aggiunge Salviao Tortu- Cosa cambia adesso? Niente, continueremo così”. Anche Filippo, pur essendo naturalmente soddisfatto, non esalta il suo successo: “Più che contento del mio risultato sono contento per mio padre. Ha cambiato il modo di allenare in Italia”, dichiara Filippo e “il duro lavoro, anni di studio e tenacia, hanno portato a questo risultato”. Quella di Madrid è una vittoria ma “questo risultato non influisce sulla mia carriera, può farlo solo negativamente se mi siedo e mi ritengo soddisfatto”. Intanto il 20enne ricorda quali sono i suoi prossimi traguardi. “L’obiettivo della stagione restano gli europei- afferma Filippo Tortu- non penso al tempo che ho fatto e mi concentro su Berlino”.