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Filippo Turetta in Italia: la visita psichiatrica conferma il rischio di autolesionismo

La visita psichiatrica di Filippo Turetta

La visita psichiatrica a cui è stato sottoposto Filippo Turetta conferma il rischio di autolesionismo.

La visita psichiatrica a cui è stato sottoposto Filippo Turetta conferma il rischio di autolesionismo. Martedì il 22enne dovrà sottoporsi ad interrogatorio con il Gip.

Filippo Turetta: la visita psichiatrica conferma il rischio di autolesionismo

Filippo Turetta ha trascorso la sua prima notte nel carcere di Montorio, a Verona, dopo essere arrivato in Italia con un volo militare da Francoforte. Il 22enne è accusato di sequestro di persona e omicidio volontario aggravato della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin. Turetta è stato sottoposto ad una visita psichiatrica, che ha confermato il rischio di autolesionismo. Rimarrà ricoverato qualche giorno, sorvegliato a vista 24 ore su 24, prima di essere spostato in una cella singola nella sezione protetti del penitenziario.

Filippo Turetta: martedì previsto l’interrogatorio con il Gip

Martedì 28 novembre Filippo Turetta verrà interrogato dal Gip, al quale dovrà ribadire anche la confessione fatta inizialmente agli inquirenti tedeschi al momento dell’arresto. Il 22enne potrebbe anche decidere di avvalersi della facoltà di non rispondere. Alle accuse potrebbe aggiungersi anche la premeditazione dell’omicidio e l’occultamento di cadavere.

Filippo Turetta in carcere a Verona: “Disorientato e rassegnato”

Emanuele Compagno, avvocato di Filippo Turetta, ha deciso di rinunciare al suo mandato. Il difensore del 22enne rimane l’avvocato Giovanni Caruso. “È molto, molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un’interlocuzione accettabilmente comprensibile ed è in condizioni di salute accettabili” ha dichiarato il legale dopo il primo colloquio, sottolineando che non ha detto quasi nulla in quanto non hanno ancora affrontato i dettagli della vicenda. Turetta è apparso molto silenzioso, con un atteggiamento rassegnato e dimesso, occhi assenti e completamente disinteressato a ciò che gli stava accadendo intorno. Quando è arrivato in Italia era ammanettato alle mani e ai piedi, come è prassi per motivi di sicurezza in Germania per le estradizioni dei detenuti che potrebbero fare gesti inconsulti e che sono ritenuti pericolosi.