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Fotografare l'auto di un vicino fuori posto è reato? Ecco il parere della Cassazione

La Corte di Cassazione

La Cassazione ha emesso una sentenza che riguarda il reato di molestie associato al fotografare l'auto di un vicino parcheggiata fuori posto.

La Corte di Cassazione si è espressa su una sentenza che aveva condannato una persona colpevole di aver scattato una fotografia all’auto del vicino parcheggiata in una zona non adatta alla sosta.

Fotografare l’auto di un vicino fuori posto è reato? Ecco il parere della Cassazione

I giudici della Cassazione hanno assolto una persona che inizialmente era stata condannata ad un risarcimento a causa di un presunto comportamento molesto nei confronti di un condomino. Ma qual è stato il suo illecito? Ebbene, la persona chiamata in causa aveva fotografato un’auto parcheggiata in una zona del condominio in cui la sosta è vietata.

Per la prima sezione penale della Cassazione, come si legge su NT+Diritto, tale reato non può essere giudicato come una molestia in quanto:

“L’atto per essere molesto deve non soltanto risultare sgradito a chi lo riceve, ma dev’essere anche ispirato da biasimevole, ossia riprovevole, motivo“.

In alternativa:

“L’atto per essere molesto deve rivestire il carattere della petulanza, che consiste in un modo di agire pressante ed indiscreto, tale da interferire sgradevolmente nella sfera privata di altri”.

La conclusione della Cassazione sul singolo caso

Dietro il caso preso in esame c’è anche un’altra motivazione che esclude il reato di molestia: si tratta di un solo episodio, non di una condotta abituale.

La Cassazione, come riporta il già citato giornale, ha infine escluso:

“Il biasimevole motivo a sostegno del comportamento dell’imputato, il quale aveva scattato le foto dell’autovettura delle persone offese perché essa era ferma in area vietata, per segnalare il comportamento scorretto all’amministratore del condominio”.