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Frecce Tricolori: "Non confermata ipotesi bird strike"

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Incidente Frecce Tricolori: Il "bird strike" era stata una delle prime ipotesi, e tra le più accreditate, prese in considerazione come possibile causa dell'incidente

Dalla prima valutazione condotta dagli esperti designati dalla procura di Ivrea sulla carcassa dell’aereo delle Frecce Tricolori, precipitato il 16 settembre poco dopo il decollo dall’aeroporto di Torino-Caselle, emergono risposte iniziali che scartano l’ipotesi di un bird strike.

Frecce Tricolori: “Non confermata ipotesi bird strike”

Per bird strike s’intende l’ingresso di uccelli nelle turbine del monomotore, come causa dell’incidente che ha provocato la morte di una bambina di 5 anni. Tali conclusioni preliminari sono frutto di un’esaminazione effettuata con il luminol per individuare tracce biologiche sull’esterno del motore dell’aeromobile.

Il 16 settembre 2023, la pattuglia delle Frecce Tricolori aveva preso il volo da Caselle per sorvolare la città di Vercelli, ma l’aereo denominato “Pony 4”, pilotato da Oscar Del Dò, si era schiantato subito dopo il decollo, provocando un incendio che aveva coinvolto un’auto su una strada provinciale, con una famiglia a bordo.

Schianto Frecce Tricolori: l’ipotesi del bird strike e la vittima dell’incidente

La piccola Laura Origliasso, di 5 anni, aveva perso la vita nell’incidente, mentre il fratello di 12 anni e i genitori erano rimasti feriti.

Il pilota Oscar Del Dò è stato iscritto nel registro degli indagati per disastro e omicidio colposo. Nonostante l’esclusione preliminare del bird strike, le indagini proseguono, e una perizia in corso sul motore smontato dell’aereo cercherà ulteriori dettagli, inclusi eventuali segni biologici. Accanto all’ipotesi iniziale, altre cause come un’avaria e l’errore umano rimangono sul tavolo, secondo quanto dichiarato da Gabriella Viglione, capo della procura di Ivrea.