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Giorno del Ricordo: significato e perchè si festeggia il 10 febbraio

Giorno del Ricordo

Il Giorno del Ricordo viene celebrato ogni anno in Italia il 10 febbraio in memoria dei morti nelle foibe: storia, curiosità e significato

Il Giorno del Ricordo viene celebrato ogni anno nel nostro Paese in data 10 febbraio in ricordo di coloro che morirono nelle foibe.

Giorno del Ricordo: storia, curiosità e significato

Il Giorno del Ricordo fu istituito nel marzo del 2004 (quando entrò in vigore la legge numero 92) con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe. Si scelse di fissare la commemorazione nella data del 10 febbraio perché fu proprio quel giorno che, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi. È la stessa legge 92 a spiegare lo scopo dell’istituzione di questa ricorrenza: In memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra (1943-1945), e della più complessa vicenda del confine orientale.”

Che cosa sono le foibe?

Le foibe sono delle cavità naturali presenti sul Carso che nel secondo dopoguerra divennero la sede di vere e proprie esecuzioni. In quei luoghi, migliaia di italiani membri delle forze dell’ordine e dell’esercito o semplici civili furono uccisi dai partigiani comunisti del maresciallo Tito. Stimare il numero di vittime non è semplice, secondo alcune ricostruzioni sembra che i morti siano stati 4 mila o 6 mila, mentre altre fanno ammontare il numero totale di vittime a ben 20 mila persone.