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Governo, il toto nomi: tra le favorite Elisabetta Belloni

Sergio Mattarella

Dopo 64 governi a conduzione maschile, nella storia della politica italiana potrebbe essere la volta di una premier donna

Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, potrebbe assegnare nella giornata di oggi, 9 Maggio, l’incarico per un governo neutrale. Di fronte a una situazione così delicata la scelta di Mattarella sarà fondamentale per le sorti del Paese: scatta il toto nomi, tra i papabili, la favorita è Elisabetta Belloni.

La decisione di Mattarella

Le voci intorno al possibile futuro capo di governo si susseguono: i rumors danno tra le favorite Elisabetta Belloni, già capo di gabinetto del ministro degli esteri nel governo di Paolo Gentiloni. La donna ha una carriera diplomatica alle spalle, è stata ambasciatrice e ora è docente di Cooperazione dello sviluppo alla Luiss di Roma; la diplomatica sarebbe appoggiata anche dal Movimento Cinque Stelle.

Elisabetta Belloni

Tra gli altri favoriti troviamo Salvatore Rossi, direttore generale della Banca D’Italia dal 2013.

Salvatore Rossi

Un’altra donna è presente nella rosa dei possibili candidati, si tratta di Marta Cartabia, vicepresidente della Corte Costituzionale, nominata alla Consulta da Napolitano nel 2014. Dal profilo internazionale anche la romana Lucrezia Reichlin, docente di economia alla London School of Economics, direttrice generale alla Ricerca alla Bce. Rimanendo in campo economico sono stati segnalati anche i nomi di Guido Tabellini, ex rettore dell’università Bocconi di Milano e di Carlo Cottarelli ora direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici Italiani dell’università Cattolica di Milano. Per i due studiosi potrebbe arrivare la chiamata al ministero dell’economia.

Marta Cartabia

Le certezze intorno a questa importante scelta sono poche, il Presidente ha mantenuto il massimo riserbo sulla questione. Le caratteristiche che potrebbe cercare Mattarella sono: riconoscimento e prestigio a livello europeo (il Consiglio Europeo di fine giugno è molto importante) ; la squadra di governo deve avere solide competenze economiche per approvare la legge di Bilancio del 2019 e evitare l’aumento dell’IVA. Le figure scelte da Mattarella non saranno quindi politici di professione dato che il Presidente della Repubblica gli chiederà di non candidarsi alle prossime elezioni.

La durata di questa “gestione neutrale“, secondo i disegni di Mattarella, sarà breve, presumibilmente fino a fine anno, giusto il tempo per organizzare nuove elezioni e concludere gli importante eventi presenti nell’agenda di governo. Questo incarico potrebbe durare ancora meno se sarà bloccato dalle forze politiche, in particolare da Lega e M5S che già nella giornata d’ieri avevano espresso il loro disappunto di fronte a questa proposta.

La scelta definitiva rimane comunque nelle mani di Mattarella che ha il gravoso compito di risolvere questa situazione di stallo che dura ormai dal 4 Marzo 2018.