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Green pass, le nuove regole del decreto Covid: obbligo di certificato per bar e ristoranti al chiuso

Covid

Il Cdm si è riunito per redigere il nuovo decreto Covid che espliciterà le nuove regole relative all’utilizzo del Green pass in Italia.

Nel corso del prossimo Consiglio dei ministri, verrà redatto il nuovo decreto Covid che riporterà anche le regole relative all’utilizzo del Green pass, il certificato che dimostra l’avvenuta vaccinazione contro il coronavirus, la guarigione dal SARS-CoV-2 oppure l’aver effettuato un tampone negativo nelle ultime 48 ore.

Green pass, le nuove regole inserite nel decreto Covid

Nel pomeriggio di giovedì 22 luglio, intorno alle ore 18:00, è iniziato il Consiglio dei ministri al termine del quale verrà diramato il prossimo decreto Covid. Il documento, che determinerà anche le nuove regole da rispettare in merito all’uso del Green pass, entrerà in vigore a partire da giovedì 5 agosto 2021.

Tra le novità che verranno presentate con il decreto a proposito del Green Pass, ad esempio, figura un aggiornamento relativo alle norme per l’uso del certificato vaccinale per i viaggi nei differenti Paesi che compongono l’Unione Europea.

Il certificato sarà indispensabile, poi, per accedere a bar e ristoranti al chiuso, ma soltanto nel caso in cui ci si voglia fermare al tavolo. Sarà, inoltre, richiesto in occasione di grandi aventi oppure ogni qualvolta ci si voglia recare al cinema, a teatro, nei musei o in palestra.

La validità del Green pass riguarderà non soltanto i cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale ma anche coloro che hanno ricevuto una sola dose di vaccino anti-Covid, chi è in possesso di un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore che precedono gli spostamenti o chi è guarito dal Covid nei sei mesi che precedono l’esibizione del certificato. Sono esonerati dal seguire le regole annesse al certificato verde tutti coloro che sono esclusi dalla campagna vaccinale, ossia gli under 12, per i quali non è ancora stato reso disponibile un vaccino anti-Covid. Analogo discorso anche per coloro che non hanno potuto vaccinarsi per motivi di salute certificati dal medico e coerenti con i criteri elencati dal ministero della Salute.

Al momento, infine, nel decreto associato all’utilizzo del pass vaccinale sono stati esclusi i mezzi di trasporto: l’obbligo del Green pass per usufruire di autobus, treni e aerei, infatti, è stato scartato dal prossimo decreto Covid. La questione è stata rinviata al mese di settembre.

Green Pass, la Conferenza delle Regioni e l’incontro con il Governo

In seguito alla Conferenza delle Regioni e al relativo incontro con il Governo, è stato rivelato anche che l’obbligatorietà del pass vaccinale verrà esteso anche ai centri termali, alle piscine, agli spettacoli all’aperto, ai concorsi, ai congressi, ai centri culturali, ai centri sociali e ricreativi, agli eventi sportivi, agli sport di squadra, alle sale gioco e scommesse, alle sale bingo e ai casinò.

In questa circostanza, il Governo ha palesato anche l’intenzione di confermare la chiusura delle discoteche, intervenendo a sostegno delle attività con dei ristori.

Il nuovo decreto, nonostante le varie indiscrezioni sinora trapelate, sarà aperto alle modifiche qualora il Parlamento dovesse richiederne l’inserimento. Il documento, quindi, potrà essere rivisto e corretto.

Green pass, il periodo di quarantena

In relazione al Covid, il governo ha anche manifestato la volontà di ridurre il periodo di quarantena nel caso in cui un soggetto vaccinato, in possesso di Green pass, venga in contatto con un cittadino positivo al SARS-CoV-2. Il periodo di quarantena, infatti, è stato abbassato da 14 a 7 giorni.

Lo stato d’emergenza, la cui scadenza era prevista per il prossimo 31 dicembre, invece, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021. Una simile informazione è stata annunciata in prima battuta dalla Cabina di regia e, successivamente, dal Consiglio dei Ministri.

Green pass, i nuovi parametri per le zone a colori delle Regioni

Per quanto riguarda i nuovi parametri da valutare per la riassegnazione delle Regioni alle svariate zone a colori introdotte in Italia per contrastare la diffusione della pandemia, come già accennato nei giorni scorsi, si è scelto di rivedere i criteri sinora considerati. Una maggiore importanza verrà data alle percentuali dei posti letto occupati dai pazienti Covid nei reparti ordinari e nelle terapie intensive.

Il trasferimento dalla zona bianca alla zona gialla si verificherà con un’occupazione delle terapie intensive del 10% e con un’occupazione dei reparti ospedalieri ordinari del 15%.

Qualora si raggiunga il 20% dei posti occupati in terapia intensiva, le Regioni passeranno dalla zona gialla alla zona arancione mentre, se si dovesse superare la soglia del 30%, le Regioni verranno riclassificate in zona rossa.

Inoltre, il passaggio in zona arancione può essere decretato anche con un’occupazione dei reparti ospedalieri ordinari pari al 30%. Quello in zona rossa, con un’occupazione del 40%.