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Green pass obbligatorio dal 15 ottobre, cosa rischia il datore di lavoro che non effettua i controlli?

Green pass datore lavoro

Green pass obbligatorio nel pubblico e nel privato. I rischi del datore di lavoro e del dipendente e, sopratutto, chi dovrà controllare.

Il governo guidato da Mario Draghi ha deciso che dal 15 ottobre l’obbligo di green pass venga esteso a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. Un “decreto è per continuare ad aprire”, dicono da Palazzo Chigi, con la misura che però non è stata esente da critiche da parte di chi non ritiene il certificato verde lo strumento più utile ad affrontare la situazione epidemiologica. Subentrano dunque nuovi obblighi per il dipendente e per il datore di lavoro.

Green pass obbligatorio, cosa rischia il datore di lavoro

Sia nel settore pubblico che in quello privato l’obbligo di controllare che i dipendenti si presentino a lavoro con il green pass spetterà ai datori di lavoro. Proprio quest’ultimi dovranno dar vita entro il 15 ottobre ad un sistema di controllo, anche a campione, ed indicare una persona che si occupi di gestire le eventuali contestazioni delle violazioni. Qualora i datori di lavoro dovessero venire meno ai loro obblighi, per loro è prevista dal decreto una multa con valore compreso tra i 400 e i 1000 euro.

Green pass obbligatorio, i rischi per dipendete e datore di lavoro

Per quanto riguarda i dipendenti, l’assenza di green pass può portare ad uno sospensione dal lavoro e dallo stipendio, ma non può in nessun modo portare al licenziamento. La mancata presentazione del certificato verde verrà considerata come un giorno di assenza ingustificato e al quinto giorno scatterà l’immediata sospensione dalle proprie mansioni, così come dello stipendio. I lavoratori rischiano poi una multa dal valore compreso tra i 600 e i 1500 euro.

Green pass obbligatorio, chi controlla? Il datore di lavoro

Per quel che riguarda i controlli sul posto di lavoro, questi dovranno essere posti in essere, anche a campione, da parte dei datori di lavoro che dovranno inoltre, come accennato, scegliere qualcuno chi si occupi di gestire le contestazione e le violazioni della norma.