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Green pass obbligatorio per viaggi, ristoranti, sport e cinema: domani il nuovo decreto

Green pass obbligatorio decreto

E' attesa per domani l'approvazione del nuovo decreto che disciplinerà l'utilizzo del green pass obbligatorio: le ipotesi sulle decisioni del governo.

La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera all’utilizzo del green pass nei luoghi a rischio assembramento: il governo dovrebbe riunirsi domani per approvare il decreto con l’elenco delle attività in cui sarà obbligatorio possederlo per accedervi.

Green pass obbligatorio: domani il decreto

La linea prevalente è quella di un doppio binario, vale a dire della richiesta di una o due dosi di vaccino a seconda del luogo in cui ci si deve recare. Per andare in bar e ristoranti al chiuso dovrebbe infatti bastare una sola iniezione mentre per i luoghi a maggior rischio servirà aver effettuato anche il richiamo. In questo modo le attività potranno continuare a rimanere aperte anche con una risalita della curva epidemiologica.

L’ipotesi è quella di estendere l’utilizzo della certificazione, a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento, ai grandi eventi sportivi e di spettacolo, alle discoteche, alle fiere e ai congressi ma anche ai treni a lunga percorrenza, agli aerei e alle navi. Ancora da chiarire invece se il green pass sarà sarà obbligatorio per bar e ristoranti anche in zona bianca oppure solo qualora la regione dovesse retrocedere e cambiare fascia.

Green pass obbligatorio, domani il decreto: cambiano i parametri

Oltre che dell’estensione del green pass il Consiglio dei Ministri discuterà anche del cambio dei parametri per la classificazione delle regioni. Secondo gli ultimi dati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, con gli attuali elementi considerati alcuni territori tornerebbero in zona gialla già da venerdì a causa dell’aumento di contagi e incidenza.

Con il nuovo sistema questo indicatore non sarà più fondamentale ma a contare sarà soprattutto il numero di ricoverati in area medica e in terapia intensiva. Il governo sta pensando ad una percentuale del 5% per le terapie intensive e del 10% per i reparti medici mentre le Regioni hanno chiesto di salire rispettivamente al 20 e al 30 %.